La dinamica è ormai collaudata, ma continua a mietere vittime. L’ultima, raccontata dalla Gazzetta del Sud, è un pensionato di Soverato che ha visto sparire 300 euro dopo una telefonata apparentemente innocua. Dall’altra parte della linea, qualcuno che si presentava come consulente della sua compagnia telefonica e che, grazie a informazioni precise – dal piano tariffario fino all’importo dell’ultima bolletta – è riuscito a conquistare rapidamente la sua fiducia.
Sistema ben strutturato
Sistema ben strutturato
L’anziano, riferisce il quotidiano, parla dell’accaduto quasi sottovoce, con quella reticenza tipica di chi teme di essersi lasciato ingannare troppo facilmente. In realtà, la trappola era orchestrata da un sistema ben strutturato, in grado di combinare abilmente tecnologia e tecniche di manipolazione per colpire le persone nelle loro abitudini quotidiane.
Incremento delle truffe
Il caso non è isolato. Sempre secondo la Gazzetta del Sud, nell’area di Soverato e nei comuni limitrofi nelle ultime settimane si registra un incremento di telefonate fasulle: finti consulenti bancari, sedicenti operatori telefonici, presunti addetti di società energetiche. L’obiettivo è sempre lo stesso: ottenere dati personali o attivare, spesso carpendo un semplice “sì”, contratti mai richiesti. Alla pressione delle chiamate si affianca un’altra modalità in espansione: messaggi ingannevoli su WhatsApp e Telegram, studiati per indurre gli utenti a cliccare link malevoli o fornire codici riservati.


