“Al netto di operazioni pubblicitarie che raccontano una Serra che non esiste, sono evidenti i passi indietro di una cittadina sempre meno vivibile”. I consiglieri comunali di “Uniti per Serra” Antonio Procopio e Luigi Tassone criticano l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alfredo Barillari, partendo dalle “preoccupanti notizie che arrivano dalla sede municipale” e invitando la controparte a “scendere dal palazzo e a percorrere le nostre strade”.
“Al netto di operazioni pubblicitarie che raccontano una Serra che non esiste, sono evidenti i passi indietro di una cittadina sempre meno vivibile”. I consiglieri comunali di “Uniti per Serra” Antonio Procopio e Luigi Tassone criticano l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alfredo Barillari, partendo dalle “preoccupanti notizie che arrivano dalla sede municipale” e invitando la controparte a “scendere dal palazzo e a percorrere le nostre strade”.
Stipendi dipendenti
“Dalle informazioni che abbiamo – sostengono i due esponenti di minoranza – non v’è certezza sul pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. Sembrerebbe che, forse, potrebbero essere pagate due mensilità arretrate, lasciando fuori lo stipendio del mese di dicembre e la tredicesima. È uno scenario poco tranquillizzante per i lavoratori che non possono vedere soddisfatte le loro esigenze anche se hanno adempiuto ai loro compiti. Con quale entusiasmo e con quale determinazione può lavorare un padre o una madre di famiglia che non riceve da mesi il dovuto?”.
L’offensiva dei consiglieri di opposizione si estende anche ad altri settori e coinvolge il mondo della scuola: “Per un rimpallo di responsabilità tra Comune e Provincia – asseriscono Procopio e Tassone – non sono state pagate le bollette riferite al bene confiscato, che al momento ospita alcune classi dell’Istituto d’istruzione superiore ‘Luigi Einaudi’ ed è stata ridotta la potenza dell’energia erogata. Ciò rende impossibile, considerata anche l’assenza di riscaldamenti, lo svolgimento delle lezioni con conseguenze negative per le famiglie”.
Cambiare in positivo
“Ci auguriamo – concludono Procopio e Tassone – che la maggioranza spenda meno tempo a costruire narrazioni che non trovano alcun riscontro nel mondo reale e si dedichi di più alla risoluzione di problemi concreti che attanagliano Serra San Bruno. L’aspetto positivo è che questa esperienza volge al termine e presto ci sarà la possibilità di cambiare, stavolta in positivo”.


