Calabria Film Commission, Lo Schiavo: nessun passo indietro sulla trasparenza, andrò fino in fondo

Il consigliere regionale vibonese risponde alle accuse di Occhiuto: il mio compito è vigilare sull’operato del governo e garantire il rispetto dei cittadini

“Sono rimasto molto colpito dai toni usati e dalla violenza verbale che il presidente della Regione ha riservato all’opposizione in Consiglio regionale, e in particolare al collega del M5S Davide Tavernise, in relazione alle richieste di maggior trasparenza sulla Calabria Film Commission. Al presidente Occhiuto sento di consigliare di non perdere la lucidità e di tenere sempre ben presente la ripartizione dei poteri e delle funzioni istituzionali. Lui ha il compito di governare la Regione e più che attaccare l’opposizione o inseguire i fantasmi del passato, gli consiglierei di rispettare la divisione delle funzioni e chi, sempre nell’ambito delle sue prerogative e del suo mandato, legittimamente esercita quella del controllo”.

È quando dichiara Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, in relazione alla vicenda Calabria Film Commission e alla mancata trasparenza degli atti dell’ente di promozione cinematografica della Regione Calabria.

Potere ai limiti delle regole

Per il consigliere regionale, “non può esistere una maggioranza legittimata a governare senza il contraltare di un’opposizione che faccia da pungolo e sorvegli l’operato di chi, in quel dato momento, assume l’onore e l’onere del governo della cosa pubblica. È la democrazia, bellezza! Il mandato di un’opposizione libera, intellettualmente onesta, coraggiosa e intransigente, è proprio quello di controllare il potere della maggioranza, che non può traboccare né divenire assoluto, spingendosi ai limiti delle regole istituzionali e del rispetto della controparte. Tra le funzioni di controllo, rientrano a pieno titolo le verifiche su quanto che avviene nelle società partecipate e negli enti strumentali, che negli anni si sono rivelati quasi sempre autentiche fabbriche di incarichi, default e liquidazioni. Ed è un aspetto determinante perché si tratta di verificare come vengono usati i soldi dei cittadini della regione più povera d’Italia e a cosa vengono destinati i fondi comunitari nella regione con il più alto tasso di disoccupazione in Europa. Quella del controllo sulla spesa, sugli incarichi e sui risultati raggiunti, è anzi la principale e indispensabile funzione alla quale un consigliere d’opposizione che voglia dirsi tale dovrebbe assolvere. Noi non indietreggeremo mai su questa battaglia di trasparenza, anzi. Personalmente ho intenzione di esercitare fino in fondo le funzioni di sindacato ispettivo su Film Commission e sugli altri enti in house in tutte le forme previste dallo Statuto e così come il ruolo di vicepresidente della Commissione vigilanza mi impone. Sempre nell’obiettivo di tutelare gli interessi dei calabresi nel rispetto del mandato che mi hanno attribuito”.

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