Dipendenti e familiari dei pazienti del don Mottola di Drapia annullano la protesta programmata davanti alla Prefettura, in concomitanza con l’arrivo del presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto.
Incontro in Prefettura
Il prefetto Aurora Colosimo, sia per l’attenzione sempre riservata alla delicata vertenza sino ad oggi, sia per evitare, probabilmente, rumorose manifestazioni di dissenso davanti alla sede della prefettura, ha, infatti, giocato d’anticipo, convocando nel suo ufficio una delegazione di parenti e lavoratori del don Mottola per fare assieme a loro il punto della situazione. Invito correttamente accolto per rispetto all’Istituzione e perché caregiver e dipendenti hanno sempre cercato il confronto e mai lo scontro. Almeno sino ad oggi. La responsabile dell’Ufficio territoriale di governo ha fornito alla delegazione guidata dall’ingegner Francesco Mancuso tutti i dati in suo possesso garantendo il necessario impegno per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa. Ha, altresì, asserito di essere in contatto costante con la terna commissariale dell’Asp e di aspettare risposte da parte del vice commissario alla sanità Esposito, che, comunque, sarà a Vibo, in Prefettura, nella prossima settimana.
Stop al Sit-in
Fermo restando che la Regione pare non abbia ancora definito i budget da distribuire nei territori della varie Asp. Non appena sarà nota la quota spettante a Vibo, bisognerà procedere ad un’equa distribuzione tenendo presente tutte le strutture esistenti nel Vibonese. Il prefetto, chiudendo l’incontro, ha tranquillizzato tutti aggiungendo che non appena sarà in possesso di novità provvederà a riconvocare la delegazione. Dipendenti e familiari delle persone ricoverate al don Mottola, lasciata la Prefettura, hanno deciso di annullare il sit-in programmato confidando, ancora una volta, nella bontà delle rassicurazioni fornite loro dal prefetto Aurora Colosimo.
Rubinetti chiusi
Non nascondono, invece, la loro preoccupazione per l’atteggiamento tenuto dalla terna commissariale che, addirittura, da circa quattro mesi non starebbe pagando alle strutture sanitarie vibonesi le quote dei Lea, nonostante la Regione, in attesa di definire tutto, abbia già versato a tutte le Asp il rateo necessario per saldare le spettanze delle varie strutture sanitarie, don Mottola compreso. Una chiusura dei rubinetti che non può non destare malumore. Le parti interessate, infatti, faticano a capire perché non debbano essere pagati i debiti se le risorse ci sono.