Sicurezza e videosorveglianza, Vibo tagliata fuori da ogni progetto

Un finanziamento di 2 milioni e 600mila euro con interventi in molti centri della Calabria

Sono all’incirca 2 milioni e 600mila euro i fondi messi a disposizione per i Comuni della Calabria e finalizzati al potenziamento di videosorveglianza e sicurezza. Il dettaglio dei finanziamenti sono stati illustrati oggi dal sottosegretario Wanda Ferro a Catanzaro in occasione della venuta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per discutere sul nuovo ordinamento degli Enti locali.

I progetti finanziati

I progetti finanziati

«Sulla sicurezza urbana integrata, per il Comune di Catanzaro è previsto il finanziamento di tre progetti di videosorveglianza, relativi all’area Nord, al quartiere Lido e nelle zone popolari dell’area Sud, per un importo complessivo di 800mila euro. A Lamezia Terme sarà finanziata l’implementazione della videosorveglianza cittadina per 200mila euro. Per la provincia di Reggio Calabria verranno finanziati progetti di videosorveglianza nei comuni di Ardore, Bagnara Calabra, Cittanova, Polistena, Roccella Ionica e Rosarno per un importo complessivo di 617mila euro».

In provincia di Cosenza – secondo quanto detto da Wanda Ferro – “saranno finanziati gli impianti di Belvedere Marittimo, Paola, Cetraro, San Giovanni in Fiore, Trebisacce, Altomonte e Rogliano per un importo di 1,2 milioni di euro. Per la provincia di Crotone i progetti per i Comuni di Isola Capo Rizzuto, Cirò Marina, Strongoli, Petilia Policastro per un totale di 851mila euro”.

Fari sul centro migranti

Per la provincia di Vibo, invece, i finanziamenti riguardano un impianto di videosorveglianza per l’hotspot per l’accoglienza dei migranti nella zona industriale di Porto Salvo e un impianto di videosorveglianza collegato con la stazione carabinieri a Serra San Bruno, per un importo complessivo di 268mila euro. Inoltre verrà finanziato con 150mila euro un sistema di videosorveglianza con apparecchiature mobili da posizionare all’occorrenza presso i siti nevralgici del territorio regionale».

Purtroppo resta fuori da ogni tipo di progetto Vibo Valentia che presenta molti punti di criticità in alcune zone del centro e dell’immediata periferia, senza contare le problematiche legate al litorale di Vibo Marina e all’area portuale.

Contrasto alla criminalità

«Si tratta – ha concluso Wanda Ferro – di un importante impegno del Ministero dell’Interno, definito a valle di un confronto con le Prefetture, le forze dell’ordine, gli enti locali, per garantire la sicurezza urbana, intervenire sulle situazioni di degrado da cui si sviluppano fenomeni di illegalità e criminalità, e supportare l’attività investigativa delle forze dell’ordine nell’attività di prevenzione e nella repressione dei reati».

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