Ucciso per un debito di pochi euro, il movente dell’omicidio di Antonio Procopio 

L’uomo è stato ucciso in una via centrale del paese con una coltellata al torace

Pretendeva dalla vittima la restituzione di un debito di trenta euro Danilo Viscomi, di 41 anni, il responsabile dell’omicidio di Antonio Procopio, il trentasettenne ucciso la scorsa notte a Gasperina, nel Catanzarese (LEGGI QUI).

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Viscomi e Procopio hanno avuto dapprima una discussione in un bar nel centro di Gasperina. Viscomi si è poi recato a casa e ne è uscito poco dopo armato di coltello. Si è seduto su una panchina ed ha telefonato a Procopio, chiedendogli di uscire dal locale. Quando se l’è trovato di fronte, l’omicida ha estratto di tasca il coltello che aveva con sé ed ha colpito Procopio una volta soltanto al torace, provocandone la morte istantanea. L’omicida si poi allontanato ma le testimonianze raccolte dai carabinieri hanno consentito in poco tempo la sua identificazione ed il suo arresto.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, Viscomi e Procopio hanno avuto dapprima una discussione in un bar nel centro di Gasperina. Viscomi si è poi recato a casa e ne è uscito poco dopo armato di coltello. Si è seduto su una panchina ed ha telefonato a Procopio, chiedendogli di uscire dal locale. Quando se l’è trovato di fronte, l’omicida ha estratto di tasca il coltello che aveva con sé ed ha colpito Procopio una volta soltanto al torace, provocandone la morte istantanea. L’omicida si poi allontanato ma le testimonianze raccolte dai carabinieri hanno consentito in poco tempo la sua identificazione ed il suo arresto.

Viscomi è difeso dall’avvocato Alessandro Guerriero, mentre i familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Antonio Lomonaco. (Ansa)

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