“100 Strati”, a Sant’Agata del Bianco il convegno nazionale sulla voce del Novecento italiano

Promosso dal Comitato 100Strati con Regione Calabria, Calabria Film Commission e Rubbettino, l’evento riunirà studiosi, scrittori e operatori culturali da tutta Italia

Sant’Agata del Bianco, sul versante ionico dell’Aspromonte, ospiterà il 16 e 17 ottobre 2025 il convegno nazionale “100 Strati. Identità, memoria e futuro”, due giornate di studi, letture e testimonianze dedicate a Saverio Strati, una delle voci più autentiche e significative della narrativa italiana del secondo Novecento.

Ripubblicazione dell’opera

Ripubblicazione dell’opera

L’iniziativa è promossa dal Comitato 100Strati, istituito dalla Regione Calabria per celebrare il Centenario della nascita di Saverio Strati, con la collaborazione della Calabria Film Commission e della Casa Editrice Rubbettino, che ha intrapreso da qualche anno la ripubblicazione dell’opera omnia dello Scrittore.

Respiro nazionale

Nel corso delle due giornate, si alterneranno scrittori, studiosi e operatori culturali provenienti da tutta Italia, per approfondire i molteplici aspetti dell’opera stratiana: la lingua, la struttura narrativa, la modernità inquieta del suo sguardo, il legame fra letteratura e identità collettiva. Il convegno, pur ospitato nel paese natale dell’autore, si propone come momento di respiro nazionale, in dialogo con università, editori e istituzioni culturali italiane.

Chi era Saverio Strati

Nato a Sant’Agata del Bianco nel 1924, Saverio Strati attraversò con la sua opera le trasformazioni sociali e morali dell’Italia contemporanea.
Dopo un’infanzia segnata dalla povertà e dal lavoro manuale, trovò nella scrittura e nella cultura uno strumento di riscatto e di indagine umana. I suoi romanzi – da La Teda e Tibi e Tàscia a Il Selvaggio di Santa Venere – raccontano con intensità epica la dignità e le contraddizioni di un Paese in movimento, visto dagli occhi di chi ne abita e conosce le periferie geografiche e sociali.

La sua prosa, concreta e visionaria, ha dato volto e voce a un’Italia profonda, fatta di emigrazione, lavoro e memoria collettiva. Un impegno civile e culturale che ha trovato il suo climax nel 1977, quando lo scrittore venne insignito del Premio Campiello per il romanzo Il Selvaggio di Santa Venere, venendo così consacrato come una delle voci più importanti della narrativa italiana contemporanea.

La fragilità

Negli ultimi anni della sua vita, Strati visse in condizioni di difficoltà economica, segno della fragilità che spesso accompagna la sorte di artisti di valore. Fu allora che Matteo Cosenza, giornalista e già direttore del Quotidiano della Calabria, si fece promotore di un’iniziativa culturale e civile per far ottenere allo scrittore il riconoscimento della Legge Bacchelli, ovvero un sussidio che nel 2009 gli fu finalmente concesso.

Momento di confronto

“Celebrare il centenario di Saverio Strati – ha dichiarato Luigi Franco, direttore editoriale della casa editrice Rubbettino e coordinatore del Comitato 100 Strati – significa restituire voce e dignità a una delle coscienze più lucide e autentiche del Novecento letterario italiano. Questo convegno vuole essere non soltanto un tributo alla sua opera, ma anche un momento di confronto tra studiosi, scrittori e lettori che riconoscono nella parola di Strati un ponte tra memoria e modernità, tra la Calabria delle radici e l’Italia del futuro.

Le due giornate di lavori, che vedono la partecipazione di accademici, autori, editori e testimoni del suo tempo, intendono rileggere la sua eredità nella pluralità delle sue dimensioni: letteraria, sociale e umana. Saverio Strati ha narrato la fatica, la dignità e il riscatto di un popolo, e oggi più che mai la sua voce continua a interrogare le nostre coscienze e a indicarci una via da percorre. Come Coordinatore del Centenario, sono onorato di poter contribuire a questa riflessione collettiva, nella convinzione che la letteratura di Strati rappresenti un patrimonio vivo, capace di educare, ispirare e unire generazioni diverse”.

“Negli ultimi anni si è lavorato intensamente sulla figura di Saverio Strati, uno degli autori più rappresentativi del Novecento italiano – ha dichiarato Domenico Stranieri, sindaco di San’Agata del Bianco e autore di una biografia intellettuale dello Scrittore dal titolo “Solo come la luna” –. Le sue opere, oggi, sono lette e studiate nelle scuole, hanno ispirato rappresentazioni teatrali, nuove edizioni editoriali e un documentario prodotto dalla Rai. Con il convegno organizzato a Sant’Agata del Bianco, paese natale dello scrittore, si chiude una fase importante di riscoperta e valorizzazione della sua figura, capace di raccontare ancora oggi le sfide e le speranze del Sud”.

Programma – 100Strati-Convegno

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