Intimidazione al Gruppo Callipo, colpi di pistola contro un deposito: non ci fermeranno!

In passato non sono mancati altri episodi ai danni delle sue aziende. Pippo Callipo per due volte è stato candidato alla presidenza della Regione

Ancora una volta si spara a scopo intimidatorio e, anche in questa circostanza, nel mirino c’è il Gruppo Callipo, importante realtà produttiva tra le più antiche – ha da poco superato i 111 anni di vita – della Calabria e dell’intero Mezzogiorno.

L’ultimo episodio a San Pietro Lametino, area industriale a sud di Lamezia Terme, dove, nella notte tra sabato e domenica scorsi, sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco. Immediatamente é scattato l’allarme e Pippo Callipo, alla guida del brand alimentare noto a livello nazionale e non solo, soprattutto per la lavorazione e l’inscatolamento del tonno, ha segnalato l’accaduto alla Polizia di Stato, che ha avviato le indagini.

L’ultimo episodio a San Pietro Lametino, area industriale a sud di Lamezia Terme, dove, nella notte tra sabato e domenica scorsi, sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco. Immediatamente é scattato l’allarme e Pippo Callipo, alla guida del brand alimentare noto a livello nazionale e non solo, soprattutto per la lavorazione e l’inscatolamento del tonno, ha segnalato l’accaduto alla Polizia di Stato, che ha avviato le indagini.

Pippo Callipo

L’imprenditore settantasettenne, da oltre mezzo secolo leader del gruppo che ha sede a Pizzo, in provincia di Vibo Valentia, a distanza di due giorni dall’accaduto, fatica a nascondere disagio e amarezza. Due volte candidato alla presidenza della Regione Calabria, poi consigliere regionale, carica da cui si è dimesso per tornare in azienda. In passato non sono mancati episodi analoghi, regolarmente denunciati, che non hanno però inciso minimamente sulla sua determinazione. <Noi andiamo avanti – dice – anche se bisognerà necessariamente affrontare la situazione sulla base delle nuove difficoltà e dei nuovi costi per la sicurezza. Un episodio del genere, comunque, non può certo essere ignorato, anche se ci crea disturbo e comporta una certa preoccupazione>.

<Quanto si è verificato – afferma ancora Callipo – non può comunque fermarci sia per la nostra storia, quella più che cinquantennale mia e, prima di me, di mio padre e di mio nonno, sia per la responsabilità che abbiamo verso le quasi 500 persone che lavorano con noi. Ciò che mi dà più fastidio, comunque, è constatare che la zona è fornita di un moderno sistema di telecamere di videosorveglianza che, però, non funziona essendo stato manomesso a seguito di alcuni furti. L’impianto resta disattivato anche a causa del fatto che l’ente che lo gestisce non ha i soldi necessari per la manutenzione. In passato ci sono stati alcuni furti attribuibili alla microcriminalità locale. Ma si é trattato soltanto della manomissione di alcune cabine per rubare rame e fili elettrici>.

Bipartisan gli attestati di solidarietà manifestati a Callipo e al suo gruppo imprenditoriale dalla politica e dalle istituzioni locali e regionali, ma anche dal mondo produttivo e dall’associazionismo. Tra chi ha espresso vicinanza a Callipo alcuni parlamentari e la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro.
   

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Da più parti, nei giorni immediatamente successivi al decesso della donna, sono giunti da diverse componenti della società civile appelli per fare piena luce sulla vicenda
A loro giudizio, Antonio Bellocco viveva a Milano nel pieno rispetto delle regole civili
Tra Savelli e Marinella continua a galleggiare di tutto tra la delusione e l’amarezza di quanti ancora si trovano sulle spiagge

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792