Che Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano fosse un amministratore con la schiena dritta e non incline ai compromessi si era capito e non da oggi. Ma che fosse sottoposto a “vigilanza a distanza”, per come emerge da un servizio di LaCnews24, ancora non era noto ai più. Secondo quanto si apprende il sindaco della Città ionica viene tenuto sotto osservazione dalle forze dell’ordine per via di alcuni episodi sospetti verificatisi dopo le elezioni amministrative di giugno scorso, riconfermato con un responso plebiscitario.
I danneggiamenti
I danneggiamenti
In entrambi i casi si tratterebbe di danneggiamenti ai danni della sua autovettura ma di cui uno avrebbe potuto avere conseguenze piuttosto gravi per l’incolumità del primo cittadino in quanto sarebbero stati manomessi i freni. A disporre tali accorgimenti è stato il prefetto di Cosenza in seguito alle disposizioni del Comitato per l’ordine e la sicurezza. E la personalità del sindaco è emersa anche recentemente quando ha presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica per bloccare l’autorizzazione unica concessa dall’Autorità portuale di Gioia Tauro per l’occupazione di una banchina del porto di Corigliano Rossano da parte di Baker Hughes. Uno stabilimento per l’assemblaggio di moduli di carpenteria metallica pesante da destinare alle piatteforme petrolifere da fare imbarcare direttamente sui grandi mercantili che possono attraccare solo dopo ci sono porti con fondali profondi.
Il caso Baker Hughes
In questo caso Stasi ha precisato più volte di non essere contrario ai posti di lavoro (200) e tantomeno all’investimento da parte della multinazionale americana di 60 milioni. a chiede prioritariamente una pianificazione del porto dove possono trovare spazio soprattutto crocieristica, diporto e flotta peschereccia.
