S’è parlato tanto di liste d’attesa e di iniziative finalizzate allo smaltimento delle visite. Ma questa volta arrivano i controlli affinché si verifichi che tutto fili secondo le regole. La Guardia di Finanza, infatti, da giorni è a lavoro all’ospedale Jazzolino e, sulla base di quanto emerge, anche in altre strutture. Interessati anche altri ambulatori della stessa Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.
Obiettivo degli investigatori, in particolare, è quello di accertare che non ci siano favoritismi, che i medici seguano rigorosamente l’ordine delle prenotazioni, che si facciano visite con apposita impegnativa, che i ticket vengano pagati e che, naturalmente, venga messo definitivamente da parte il metodo di agevolare familiari e “amici degli amici”.
Obiettivo degli investigatori, in particolare, è quello di accertare che non ci siano favoritismi, che i medici seguano rigorosamente l’ordine delle prenotazioni, che si facciano visite con apposita impegnativa, che i ticket vengano pagati e che, naturalmente, venga messo definitivamente da parte il metodo di agevolare familiari e “amici degli amici”.
L’inchiesta, che viene coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia anche se su questa vicenda non trapela assolutamente nulla, ha tra gli obiettivi di verificare pure l’operato dei medici. In sostanza si vuole capire se l’organizzazione sanitaria venga rispettata e, soprattutto, se non vengono privilegiate le visite intramoenia o addirittura quelle private.
Un mare difficile da scandagliare perché nessuno ha mai messo realmente mano per arrivare a scoprire i disastri della sanità le cui responsabilità che non sono state solo dei politici ma anche di carattere gestionale; un sistema nel quale clientele hanno proliferato le clientele. C’è solo da augurarsi che ora si faccia sul serio.