Comitati e associazioni in piazza: la sanità vibonese merita rispetto (video)

Sin-in davanti alla Prefettura. Chiesto un tavolo permanente mensile per un aggiornamento sui progressi effettuati a tutela della salute dei cittadini

Un sit-in davanti alla sede dell’Ufficio Territoriale del Governo di Vibo Valentia per chiedere al prefetto Paolo Giovanni Grieco un tavolo permanente mensile con la partecipazione della triade commissariale dell’Azienda sanitaria provinciale, le associazioni e i comitati preposti, finalizzato all’aggiornamento dei progressi effettuati nella gestione della sanità pubblica vibonese e alla tutela della salute dei cittadini. Ad organizzarlo l’Osservatorio Civico Città Attiva di Vibo Valentia, le associazioni Insieme per il Bene Comune e Artigianfamiglia e i comitati San Bruno e Costa degli Dei.

Dopo lo scioglimento dell’Asp e la nomina dei tre commissari (il prefetto a riposo Vincenzo Piscitelli, Gandolfo Miserendino, commissario straordinario di Azienda Zero e il dirigente Gianluca Orlando) sembrerebbe che i lavori avviati dalle associazioni e i comitati del territorio vibonese, che si prodigano affinché venga garantito il diritto alla salute ai cittadini in difficoltà, tramite l’autorizzazione del commissario uscente Antonio Battistini, con la triade commissariale al momento non sia possibile portare avanti. I promotori del sit-in di stamattina, però, non indietreggiano e sono pronti a intraprendere tutte le strade possibili per la tutela dei servizi sanitari. 

Dopo lo scioglimento dell’Asp e la nomina dei tre commissari (il prefetto a riposo Vincenzo Piscitelli, Gandolfo Miserendino, commissario straordinario di Azienda Zero e il dirigente Gianluca Orlando) sembrerebbe che i lavori avviati dalle associazioni e i comitati del territorio vibonese, che si prodigano affinché venga garantito il diritto alla salute ai cittadini in difficoltà, tramite l’autorizzazione del commissario uscente Antonio Battistini, con la triade commissariale al momento non sia possibile portare avanti. I promotori del sit-in di stamattina, però, non indietreggiano e sono pronti a intraprendere tutte le strade possibili per la tutela dei servizi sanitari. 

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