I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Crotone hanno arrestato Antonio Anania, di 51 anni, condannato lo scorso 20 giugno 2024, al termine del procedimento penale scaturito dall’indagine denominata Stige, a nove anni e otto mesi di carcere per associazione a delinquere di tipo mafioso, dovendo espiare la pena residua di cinque anni, undici mesi e ventuno giorni di reclusione.
L’odierna cattura è giunta al termine di un’incessante attività investigativa, avviata dagli operanti all’indomani del rigetto da parte della Suprema Corte di Cassazione dei ricorsi degli imputati, condannati con il rito abbreviato nel suddetto procedimento.
L’odierna cattura è giunta al termine di un’incessante attività investigativa, avviata dagli operanti all’indomani del rigetto da parte della Suprema Corte di Cassazione dei ricorsi degli imputati, condannati con il rito abbreviato nel suddetto procedimento.
Nella fattispecie, Anania, dichiarato latitante dalla Corte d’Appello di Catanzaro con un apposito decreto, datato 30 settembre 2024, era riuscito a sottrarsi alle catture effettuate dai carabinieri tra i mesi di giugno e agosto scorsi, dileguandosi e facendo temporaneamente perdere le proprie tracce, ma venendo rintracciato nella mattinata di oggi in un complesso residenziale, ubicato nella via Trilussa di Cirò Marina, dove si stava nascondendo nell’abitazione, di proprietà di un suo congiunto.
L’incessante attività svolta dai militari del Nucleo Investigativo, ha permesso d’individuarlo nell’area e di arrestarlo al termine di un servizio, al quale hanno preso parte venti militari. Dopo aver concluso le procedure di rito, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Catanzaro e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria, mandante del provvedimento, informata dagli operanti.