Per quarant’anni ha educato intere generazioni ad affrontare la vita, per decenni ha raccontato la storia di Nicotera a cominciare dalle origini per arrivare a oggi, per tanto tempo ancora ha affidato i risultati dei suoi studi e delle sue ricerche a libri che hanno sempre riscosso successo. Pasquale Barbalace, storico, saggista, sindaco di Nicotera dal 1965 al 1970 e politico attento ai bisogni del territorio e della sua gente, ha speso la sua vita adoperandosi per far crescere lo spessore culturale della sua città e della Calabria intera.
Antonio Ricottilli
Antonio Ricottilli
Nella ricorrenza del secondo anniversario della sua scomparsa, l’amministrazione comunale l’ha ricordato con una bella manifestazione a conclusione della quale è stata scoperta una lapide con la quale gli è stato intestato il piazzale della scuola Primaria, la stessa dove per decenni aveva portato avanti il suo incarico di maestro circondato dall’affetto dei suoi scolari e dei colleghi. La figura del prof. Barbalace è stata ricordata, oltre che dal sindaco Pino Marasco e dal consigliere Pino Leone, dal prof. Antonio Ricottili che, più e meglio degli altri, lo conosceva per avergli vissuto a fianco tutta la vita e per aver condiviso assieme a lui la passione per la politica militando nelle file della democrazia cristiana. A benedire la lapide è stato il parroco don Antonio Pagnotta affiancato da familiari del defunto, amici e parenti, nonché da tutti gli scolari dell’ “Antonio Pagano”, cittadini e amministratori con in testa il vicesindaco Lorella Destefano.
Una mole di pubblicazioni
Oggi all’attivo di Pasquale Barbalace risulta una mole di pubblicazioni con al centro costumi, usanze, tradizioni, aspetti storici della sua terra. Lavori portati avanti con grande dedizione e nel 2019 raggruppati, in buona parte, nel suo ultimo volume “Nicotera dagli albori al XX secolo”, un lungo percorso che porta alla luce ogni aspetto del territorio esaltandone i valori peculiari. Ha collaborato alla rivista “I diritti della Scuola”, è stato a lungo responsabile provinciale delle Acli e sino al 2017 ha guidato l’Osservatorio della dieta mediterranea di riferimento di Nicotera”, problematica questa che lo ha visto in prima linea per oltre vent’anni. Dopo aver raccontato e fatto la storia del territorio, è, in conclusione, diventato egli stesso storia. E la città, giustamente, gli rende onore.