“Il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti comunali da ormai due mesi conferma lo stato di confusione che regna incontrastato nel Palazzo municipale”. I consiglieri di opposizione Antonio Procopio, Luigi Tassone, Biagio Figliucci e Vito Regio attaccano l’amministrazione comunale ritenendola “responsabile dei forti disagi vissuti dai dipendenti” e chiedono “più attenzione e piedi per terra”.
“Tante famiglie – osservano gli esponenti di minoranza – vivono con quell’unico stipendio che adesso nemmeno arriva perché non ci sono le giuste interlocuzioni con i livelli superiori di governo e perché l’indifferenza ha preso il sopravvento in chi si professava rivoluzionario e salvatore del popolo. È facile capire cosa comporti questo mancato pagamento per chi ha coniuge e figli a carico e non riesce ad ottenere quello che gli è dovuto.
“Tante famiglie – osservano gli esponenti di minoranza – vivono con quell’unico stipendio che adesso nemmeno arriva perché non ci sono le giuste interlocuzioni con i livelli superiori di governo e perché l’indifferenza ha preso il sopravvento in chi si professava rivoluzionario e salvatore del popolo. È facile capire cosa comporti questo mancato pagamento per chi ha coniuge e figli a carico e non riesce ad ottenere quello che gli è dovuto.
“Questa situazione – insistono i consiglieri – non fa che certificare il disinteresse di chi privilegia foto sui social e frasi ad effetto piuttosto che la risoluzione delle problematiche reali con le quali bisogna quotidianamente fare i conti. L’amministrazione dovrebbe dare un indirizzo e controllare, ma ciò che si percepisce è solo un’assenza pesante e ingiustificata”.
“Il Comune di Serra San Bruno – aggiungono – ha bisogno di una guida certa, costante e determinata, di interventi precisi e concreti, ma finora c’è stata solo un’attività di propaganda sempre più grossolana e sempre meno credibile. Auspichiamo un ritorno alla normalità – concludono – anche se non intravediamo i segni di un ravvedimento. Noi siamo dalla parte dei lavoratori e siamo disposti a fare la nostra parte, ma serve che l’amministrazione batta un colpo e risponda presente”.