‘Ndrangheta e omicidi nel Cosentino, confermato l’ergastolo per il boss Francesco Patitucci

Il verdetto è stato emesso dalla Corte d'Appello di Catanzaro. Otto anni di reclusione invece per il pentito Franco Pino

La Corte d’appello di Catanzaro ha confermato la condanna all’ergastolo per il boss Francesco Patitucci, ritenuto colpevole della brutale uccisione di due giovani cosentini avvenuta nel lontano febbraio del 1985, Marcello Gigliotti e Francesco Lenti. Il processo ha visto la partecipazione del procuratore Camillo Falvo, che ha seguito un lungo iter giudiziario sin dai tempi in cui prestava servizio come pubblico ministero antimafia presso la Dda di Catanzaro.

Accanto a Patitucci, anche l’ex capobastone pentito di Cosenza, Franco Pino, è stato condannato a otto anni di reclusione. È importante sottolineare che Pino, grazie alla sua piena collaborazione con la magistratura, ha ottenuto una condanna più lieve. L’avvocato Vittorio Colosimo, del foro di Catanzaro, ha difeso con fermezza l’ex padrino durante tutto il processo.

Accanto a Patitucci, anche l’ex capobastone pentito di Cosenza, Franco Pino, è stato condannato a otto anni di reclusione. È importante sottolineare che Pino, grazie alla sua piena collaborazione con la magistratura, ha ottenuto una condanna più lieve. L’avvocato Vittorio Colosimo, del foro di Catanzaro, ha difeso con fermezza l’ex padrino durante tutto il processo.

Questo non è l’unico procedimento legale che coinvolge Francesco Patitucci, difeso dagli avvocati Giuseppe Di Renzo, del foro di Vibo, e Laura Gaetano, del foro di Cosenza. Attualmente, infatti, è imputato nel maxiprocesso “Reset”, istruito dalla Dda catanzarese contro presunti capi, gregari e fiancheggiatori delle cosche operanti tra Cosenza e Rende. Sei diversi collaboratori di giustizia lo hanno accusato nel processo per il duplice omicidio, una testimonianza significativa che dimostra la determinazione delle autorità nel portare alla luce la verità e garantire che i responsabili paghino per i loro crimini.

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