Luigi Sbarra si appresta a lasciare la guida della Cisl dopo quattro anni, con la sua vice, Daniela Fumarola, pronta a prendere il timone della federazione sindacale di matrice democristiana a partire dal prossimo mese. Sbarra deve cedere l’incarico in base allo statuto della CISL, che prevede il limite massimo di 65 anni per ricoprire ruoli dirigenziali.
Dichiarando di non voler richiedere deroghe a questa norma, Sbarra ha affermato riguardo a Fumarola: “Penso che abbia il profilo giusto per guidare la Cisl nei prossimi anni con responsabilità, autorevolezza, pragmatismo, autonomia dalla politica e concretezza”.
Dichiarando di non voler richiedere deroghe a questa norma, Sbarra ha affermato riguardo a Fumarola: “Penso che abbia il profilo giusto per guidare la Cisl nei prossimi anni con responsabilità, autorevolezza, pragmatismo, autonomia dalla politica e concretezza”.
La Cisl è la seconda più grande delle tre principali confederazioni sindacali in Italia.
La più grande e di orientamento più a sinistra è la Cgil, storicamente legata al Partito Comunista Italiano (PCI). La terza più grande è la Uil, un tempo affiliata al Partito Socialista Italiano (PSI).
Di recente, il segretario nazionale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, e il leader della Cgil Maurizio Landini hanno guidato scioperi generali contro la politica economica del governo e la legge di bilancio 2025.
Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, ha scelto di non partecipare, sottolineando la necessità di un dialogo con l’esecutivo. (ansa)