Un percorso espositivo con numerose opere inedite conservate nei depositi del Museo archeologico nazionale di Vibo Valentia o frutto di scoperte recentissime effettuate dalla Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia.
“I Prati di Kore” è frutto di un ambizioso progetto culturale, che nasce da un proficuo accordo di collaborazione tra la Direzione regionale Musei Calabria, guidata da Filippo Demma, e il Polo per l’Innovazione, la Cultura e il Turismo “Cassiodoro”. Un approfondimento sull’universo femminile antico in chiave contemporanea.
Poiché se la società greca antica fu profondamente patriarcale e maschilista, è altrettanto vero che per i Greci furono le donne, e non gli uomini, a rappresentare al meglio, con il loro essere, l’intera umanità. Fu l’universo femminile, e non quello maschile, a dominare il mito greco, ovvero quel sistema narrativo creato dai Greci (e insuperato da ogni altra cultura), volto a spiegare l’origine e il significato più profondo dei fenomeni universali.
Tanti sono i personaggi femminili indimenticabili della letteratura greca, che hanno dato volto alle mille sfaccettature del pensiero e dell’agire umano. Antigone ad esempio, che vive ancora oggi in centinaia di testi di tutte le lingue, a esprimere il primato della legge morale su quella dello Stato, corrotta da periodi di oscurantismo e negazione dei diritti universali. Altrettanto numerose le divinità femminili, come Persefone e Artemide, senza le quali non sapremmo oggi cosa siano l’amore, il dolore, la purezza, il sacrificio, la colpa e tanti altri sentimenti umani.
La mostra allestita negli ambienti della torre nord del castello e curata da Maurizio Cannatà, direttore del Museo archeologico nazionale di Vibo Valentia e da Michele Mazza, funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia, resterà aperta al pubblico fino al 28 febbraio 2025.