Vertenza Medica Center don Mottola: primi passi per riprendere il confronto tra le parti. Nella giornata di martedì scorso, infatti, il prefetto Anna Aurora Colosimo ha ricevuto una delegazione del comitato caregivers ascoltando, con la massima attenzione, le loro non poche ragioni. I familiari dei pazienti ricoverati nella struttura di Drapia hanno denunciato tutte le criticità esistenti in conseguenza del persistere della mancata contrattualizzazione del don Mottola. Costrattualizzazione che appare di vitale importanza per pazienti e loro familiari che ormai vedono i loro bilanci dissestati dal dover pagare prestazioni che spetterebbero loro gratuitamente.
Cisl “Magna Grecia” in campo
Cisl “Magna Grecia” in campo
Il Prefetto, a conclusione della riunione, ha garantito ai presenti il massimo impegno per l’avvio di un percorso che possa portare, in tempi brevi, alla soluzione di ogni problema. Intanto, sul tavolo del rappresentante del Governo è arrivata anche un’articolata lettera del sindacato della Cisl “Magna Grecia” a firma del segretario generale Daniele Gualtieri. Questi chiede l’immediata istituzione di un tavolo tecnico per il don Mottola dove la situazione rischia di esplodere da un momento all’altro anche per il malcontento che regna non solo tra i caregivers, ma anche tra i 52 dipendenti ormai senza stipendio da circa due mesi. La Cisl, che, per conoscenza, invia la sua lettera anche al questore Rodolfo Ruperti, alla terna commissariale dell’Asp e alla Struttura commissariale del Piano di rientro, mette in evidenza tutti i disagi che ruotano attorno alla vicenda e che meritano di essere trattati mediante l’istituzione di un tavolo tecnico.
Mancata contrattualizzazione
Il segretario Gualtieri rimarca, altresì, come la pianta organica del don Mottola sia composta <da circa cinquanta operatori assunti con regolare contratto più dieci figure libero-professionali”. Aggiunge anche che “per la maggior parte dei lavoratori e professionisti questo lavoro costituisce l’unica fonte di reddito per il sostentamento delle famiglie”. C’è di più. “Il perdurare dello stato di emergenza – sostiene il responsabile della Cisl Catanzaro-Crotone-Vibo – determinato, verosimilmente, anche dalla mancata contrattualizzazione della struttura da parte dell’Asp di Vibo, porterà, inevitabilmente, ad una sospensione delle attività col conseguente trasferimento dei pazienti in ospedale, aggravando la già critica carenza dei posti letto per le acuzie, nonché la messa in cassa integrazione dei lavoratori (attualmente con stipendio di dicembre e tredicesima sospesi)”.
Preavviso di licenziamento
Gualtieri, infine, informa il Prefetto che “nella riunione tenutasi ieri con i dipendenti del Medica Center don Mottola, la proprietà ha anticipato alla Cisl e ai dipendenti che, qualora non dovessero arrivare, in tempi celeri, soluzioni atte a risolvere la problematica, si procederà al preavviso di licenziamento”. Situazione, quindi, abbastanza delicata e che, quanto prima sfocerà nella ripresa della protesta davanti ai cancelli dell’azienda sanitaria. A questo punto, occhi puntati sui piani alti del palazzo Asp. Fermo restando che i dipendenti del don Mottola di Drapia hanno gli stessi diritti dei lavoratori dell’Asp per i quali si è fatto e si sta facendo di tutto risolvere i problemi.