Il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, ha firmato un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua per alcune vie del centro cittadino. L’ordinanza è stata adottata a seguito di una nota dell’Asp con la quale si comunicava l’esito delle analisi di laboratorio dei campioni di acqua potabile prelevati in via Emilio Sacerdote di Vibo Valentia, dalle quali è emerso che gli stessi campioni risultano non conformi a causa della presenza di batteri coliformi ed escherichia coli, ed ammonio.
Visto che i prelievi non conformi rientrano nella stessa rete idrica, alimentata dalle stesse fonti di approvvigionamento, che è limitata ad una parte del centro abitato di Vibo Valentia e non ha continuità con la restante rete comunale, il divieto di utilizzo dell’acqua riguarda nello specifico le seguenti vie: via S. Aloe da viale Alcide De Gasperi fino a via XXV Aprile (escluse Scuola di Polizia e Questura); via Emilio Sacerdote; via Antonio Assisi; via Filippo Polistena; via Angelo Leone.
Visto che i prelievi non conformi rientrano nella stessa rete idrica, alimentata dalle stesse fonti di approvvigionamento, che è limitata ad una parte del centro abitato di Vibo Valentia e non ha continuità con la restante rete comunale, il divieto di utilizzo dell’acqua riguarda nello specifico le seguenti vie: via S. Aloe da viale Alcide De Gasperi fino a via XXV Aprile (escluse Scuola di Polizia e Questura); via Emilio Sacerdote; via Antonio Assisi; via Filippo Polistena; via Angelo Leone.
Nelle suddette vie l’acqua non può essere utilizzata per: uso alimentare, igiene della persona, igiene orale, lavaggio oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe, ecc.), lavaggio e preparazione degli alimenti, lavaggio stoviglie o utensili da cucina e lavaggio apparecchiature sanitarie. L’acqua può invece essere usata per la pulizia della casa e per il funzionamento degli impianti sanitari.
L’amministrazione comunicherà prontamente ogni successiva variazione.
Intanto, nella giornata di domani ci sarà un Consiglio comunale aperto incentrato proprio sull’emergenza idrica.