Nuovo Teatro, volano accuse reciproche ma nessuno vuole accertare le responsabilità

Dopo l'inaugurazione del 14 febbraio dello scorso anno le porte sono state chiuse perché la struttura non era utilizzabile

Se bastassero le parole a risolvere i problemi allora Vibo Valentia potrebbe veramente tornare ad essere una cittadina splendente. Perché qui le parole arrivano ogni giorno come fiumi in piena e sono anche carichi di tanta ipocrisia. Dovrebbero essere in molti a provare un pò di vergogna e, quindi, cercare di astenersi da certe discussioni. Invece si insiste a scagliare sempre l’ultima pietra nella speranza di fare passare il messaggio che le responsabilità sono sempre degli altri.

In questo caso al centro della grande vergogna c’è il nuovo Teatro che era stato inaugurato il 13 febbraio del 2024. Forse molti l’hanno dimenticato? Eppure tutti dovrebbero ricordare che sono stati due comici a tenere il primo e, purtroppo, anche l’ultimo spettacolo. Perché il giorno successivo su quel palcoscenico è calato nuovamente il sipario perché la struttura non era utilizzabile. Ma, forse, quella farsa molti l’hanno proprio rimossa perché altrimenti, oggi, non staremmo ancora qui a discutere se c’è la muffa o meno o, addirittura, se ci sono ancora tanti lavori da fare.

In questo caso al centro della grande vergogna c’è il nuovo Teatro che era stato inaugurato il 13 febbraio del 2024. Forse molti l’hanno dimenticato? Eppure tutti dovrebbero ricordare che sono stati due comici a tenere il primo e, purtroppo, anche l’ultimo spettacolo. Perché il giorno successivo su quel palcoscenico è calato nuovamente il sipario perché la struttura non era utilizzabile. Ma, forse, quella farsa molti l’hanno proprio rimossa perché altrimenti, oggi, non staremmo ancora qui a discutere se c’è la muffa o meno o, addirittura, se ci sono ancora tanti lavori da fare.

Il dato certo è che sono stati spesi soldi pubblici per avere un’opera pubblica finita, che forse è stata anche collaudata; questi particolari li dimenticano sia gli amministratori precedenti che quelli attuali che preferiscono perdersi dietro inutili bla bla bla. La discussione si potrebbe chiudere in maniera piuttosto semplice, portando i faldoni del nuovo Teatro (ma anche i fascicoli e gli elaborati di tanti altri progetti visto che in ballo ci sono sul territorio vibonese ben 160 milioni di euro) a chi di competenza, ovvero alla Procura della Repubblica. Di questioni da chiarire, da quanto si sente dai fiumi di parole, ce ne sono abbastanza e ingenerano tanti dubbi tra i cittadini che pagano le tasse. Solo in questo modo, probabilmente, molti dirigenti di partito, amministratori ed ex amministratori starebbero sicuramente più accorti nel continuare a recitare sul palcoscenico dell’assurdo a spese dei cittadini.

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