Un altro commissariamento in arrivo, altro schiaffo per tutti i calabresi onesti

Il presidente Occhiuto ha precisato che è stato lui a chiedere al governo la dichiarazione dello stato d'emergenza per la realizzazione delle strutture ospedaliere
nuovo ospedale vibo

Il governo Meloni ha dichiarato lo stato di emergenza per il sistema ospedaliero in Calabria. Da ieri sera questa notizia domina sulle home page di quasi tutti i massimi gionali italiani. La reputazione e la credibilità del nostro sistema ospedaliero subisce un colpo mortale.

L’ideona è venuta a Roberto Occhiuto spazzando in un colpo solo tutta la sua narrazione che, in questi anni di sua presidenza, l’immagine della Calabria in Italia e nel mondo sarebbe migliorata grazie al suo lavoro. Un autogol clamoroso che dà della nostra regione un’immagine ancora peggiore della stessa realtà drammatica. Dopo il comunicato del governo sullo stato d’emergenza il presidente Occhiuto ha inviato ai giornali la comunicazione inviata al governo il 5 febbraio in cui chiedeva l’emergenza nazionale di Protezione Civile.

L’ideona è venuta a Roberto Occhiuto spazzando in un colpo solo tutta la sua narrazione che, in questi anni di sua presidenza, l’immagine della Calabria in Italia e nel mondo sarebbe migliorata grazie al suo lavoro. Un autogol clamoroso che dà della nostra regione un’immagine ancora peggiore della stessa realtà drammatica. Dopo il comunicato del governo sullo stato d’emergenza il presidente Occhiuto ha inviato ai giornali la comunicazione inviata al governo il 5 febbraio in cui chiedeva l’emergenza nazionale di Protezione Civile.

Si prende atto del disastro

Ricordiamoci che lo stato di emergenza solitamente la si dà per eventi drammatici, il crollo del Ponte Morandi a Genova, il terremoto sugli Appennini, le alluvioni in Emilia Romagna. Da oggi la nostra sanità è considerata come un cataclisma. Una pezza peggiore del buco perché tutto il documento diventa un atto d’accusa non solo contro i suoi predecessori ma anche contro se stesso e la sua attività di Commissario della sanità in questi anni. E’ un atto d’accusa contro i disastri creati dal regionalismo.

Solo dopo tre anni ci viene a dire che siamo in una situazione di impasse: “… l’inattuabilità dei progetti allora predisposti che risultano ormai superati sul piano tecnico, sanitario ed economico, risalendo a soluzioni di circa 20 anni addietro” e ancora: ” che rende imprescindibile la necessità di aggiornare i progetti ma, al tempo stesso, di massimizzare lo sfruttamento di tutto ciò che negli anni è stato fatto, così da pervenire quanto prima a poter dotare il territorio di tali opere”.

E qui arriva la prima domana: solo dopo tre anni, il Presidente Occhiuto, si accorge che i vecchi progetti sono inattuabili e poi in questi tre anni di suo commissariamento perché non è stato fatto nulla per aggiornare questi progetti? Sempre Occhiuto chiede poi il commissariamento straordinario anche perché serve aggiornare i progetti di quelle strutture finanziate 10 anni fa con fondi Inail: “è la necessità di procedere rapidamente anche alla tempestiva attuazione della sostituzione, date le criticità che presentano, di alcuni plessi esistenti, già finanziati con fondi Inail da oltre 10 anni, di cui in molti casi non sono state avviate le necessarie procedure preliminari”.

Ritardi

Di questi 10 anni quasi 4 anni ricadono sotto il suo commissariamento e i ritardi sono quindi imputabili anche a lui come presidente e come commissario. Si arriva al Karakiri finale quando afferma che tutti gli ospedali calabresi sono obsoleti: “Le attuali strutture ospedaliere hanno subito negli anni oltre ad una evidente obsolescenza, anche un fenomeno di collocazione delle funzioni negli spazi disponibili, del tutto non idonei, così impattando negativamente anche sul fabbisogno di personale e sull’efficienza delle strutture. Per non dire del comfort assolutamente inadeguato”.

Negli stessi giorni dell’invio di questa comunicazione Roberto Occhiuto dava vita ad una Conferenza stampa con Nino Cartabellotta tutta incentrata sul miglioramento dei parametri Lea nella nostra regione. Il fiore all’occhiello presentato dal presidente commissario è stata la sufficienza raggiunta in campo ospedaliero come dimostrazione del suo buon operato. Dato esaltato nei giorni successivi dal direttore generale Miserandino dell’Azienda Sanitaria Zero all’uscita dei dati ufficiali Istat.

La fine del commissariamento

Come si fa a dare nello stesso tempo da un lato un quadro drammatico del nostro sistema ospedaliero e sanitario e dall’altro invece suonare le trombe del successo. Tutta l’operazione è senza dubbio volta ad ottenere il commissariamento per la realizzazione delle nuove strutture ospedaliere per non avere lacci e lacciuli che così tanto pesano. Sarebbe assurdo che il corresponsabile di questa situazione venisse nominato commissario. Roberto Occhiuto diverrebbe commissario straordinario del governo per gli Ospedali al posto del Commissario alla Sanità calabrese Roberto Occhiuto voluto dal governo. Nello stesso tempo dopo aver tratteggiato questa situazione drammatica il presidente Occhiuto ha il coraggio di affermare che tra due o tre settimane finirà l’epoca del commissariamento della sanità in Calabria.

Consiglio Roberto Occhiuto di convocare il Presidente di regione, il commissario alla sanità e il commissario agli ospedali per trovare una quadra definitiva a questa orgia dei commissariamenti. La comunicazione inviata al Governo da Roberto Occhiuto è un atto d’accusa contro se stesso, è una dichiarazione di fallimento totale, tanti fondi del Pnrr sono a rischio e non solo in campo sanitario. La trovata dello stato d’emergenza in campo ospedaliero è uno schiaffo a tutti gli operatori del settore, a tutti i calabresi e all’immagine della nostra Calabria. Roberto Occhiuto farebbe bene a dimettersi… ma da tutto.

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