Alta velocità, l’ennesimo “treno” che perderemo?

La proposta di coinvolgere Vibo Valentia nel progetto Salerno-Reggio Calabria, tra opportunità di crescita e sfide politiche

Quando ho deciso di candidarmi come consigliere comunale, nelle recenti elezioni amministrative di Vibo Valentia, a sostegno del candidato a sindaco Franco Muzzopappa, speravo dall’interno del consiglio comunale, di potermi battere per i giovani di questa città e per quei progetti che davvero avrebbero potuto significare una svolta.

Le elezioni a Vibo

Le elezioni a Vibo

Sono passati 8 mesi dalle ultime elezioni comunali che hanno visto trionfare il centro-sinistra e mentre sui giornali imperversano dibattiti su chi ha le soluzioni, tutti e nessuno, dei problemi atavici e forse risolvibili, molti di ordinaria amministrazione, che affliggono la nostra Vibo Valentia nelle stesse ore, precisamente il 21 Febbraio, con lo scavo della galleria Saginara, sono iniziati i lavori del lotto 1a per l’alta velocita, quello tra Battipaglia e Romagnano.

L’ordinaria amministrazione, le eterne incompiute, i temi sempre ricorrenti in ogni campagna elettorale, sono problemi che “toccano” quotidianamente ogni abitante, che esso viva in città piuttosto che nelle frazioni. Chiaro è che i cittadini meritano delle soluzioni definitive ma su ciò, ad oggi, non mi sento di esprimere alcun giudizio sull’attuale amministrazione, perché prematuro e fuori luogo visto il poco tempo trascorso.

Alta velocità

Diverso, invece, è il mio giudizio sul tema alta velocità Salerno- Reggio Calabria, fondamentale per lo sviluppo della nostra regione e per le opportunità che potrebbe avere la nostra città; opportunità su cui sembrerebbe che nessuno si sia minimamente soffermato e da un’amministrazione del cambiamento, almeno per come lo intenderebbe un giovane come me, che vede la politica, quella con la P maiuscola, un mezzo imprescindibile per lo sviluppo, mi sarei aspettato qualcosa.

Di Giacomo Mancini, pronti a battersi per la propria “autostrada”, la nostra Vibo è poco fornita e c’è da sottolineare che mentre il fù ministro dei lavori pubblici riuscì nell’imporre una scelta poco popolare rispetto alle altre due opzioni per il tratto autostradale, per la nostra provincia basterebbe intervenire nel chiedere, visto l’investimento complessivo di 17 miliardi tra fondi statali e PNRR, una fermata in prossimità di Sant’Onofrio. Sostanzialmente dai progetti sì evince che la nuova tratta A/V passerà parallelamente all’autostrada e la fermata più vicina per noi sarà Lamezia Terme.

Vantaggi

I vantaggi di questo progetto sono innumerevoli: al completamento di tutta l’opera, il tempo di percorrenza Roma-Reggio Calabria sarà riducibile sino a 4 ore in relazione al modello di esercizio. La nuova infrastruttura consentirà pertanto di sviluppare nuovi traffici di viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche dei collegamenti da e per la Sicilia e nello specifico la riduzione del tempo di percorrenza tra Salerno e Reggio Calabria bensì la riduzione dei tempi di percorrenza in generale verso la Calabria (2 milioni di residenti circa) e verso la Sicilia (5 milioni di residenti circa). Infine, l’infrastruttura consentirà l’incremento del traffico merci in adduzione al porto di Gioia Tauro.

Dunque per i giovani vibonesi che studiano all’Unical e che non hanno la possibilità di permettersi una casa, quanto sarebbe comodo prendere il treno a Sant’Onofrio e arrivare in mezz’ora all’università? Dopo la pandemia da Covid-19, moltissime aziende erogano lo Smart-working con solo alcuni giorni alla settimana o anche meno in presenza, un collegamento del genere permetterebbe a tanti giovani vibonesi di non dover per forza lasciare la città per studio o una volta trovato lavoro in altre regioni.

Impatto sul turismo

È evidente che un miglior collegamento favorirebbe una maggiore affluenza turistica per non parlare delle strutture ricettive che potrebbero sorgere vicino la nuova stazione, favorendo la nascita di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo di Vibo Valentia e dei comuni limitrofi. 

Per i tratti da Praia fino a Reggio Calabria devono essere assegnate le progettazioni; è stato sviluppato il DOCFAP con previsione di avvio del Dibattito Pubblico tra il 2025 e il 2026, dunque c’è ancora tempo per poter intervenire e dire la propria su una possibilità così importante per questo territorio. Sarebbe auspicabile un coinvolgimento di tutte le istituzioni vibonesi e spero che il sindaco Enzo Romeo prenda spunto dal collega dem Franz Caruso, sindaco di Cosenza,  che pare stia, coinvolgendo tutte le istituzioni cosentine,  portando avanti una battaglia per farsì che si prediliga un percorso alternativo che passi per Tarsia e poi Cosenza rispetto a quello già individuato sulla costa tirrenica passante per Paola.

Sul tratto che dovrebbe attraversare la provincia cosentina e in generale su tutta l’opera ci sono diverse posizioni contrastanti ma è impensabile non attenzionare la questione, soprattutto quando si vuole rappresentare il vero cambiamento.

Giovanni Carè
Studente universitario

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