Scianò attacca la giunta Romeo: solo annunci e rinvii

Il coordinatore provinciale del movimento politico Indipendenza: dove sono finite la progettualità e la visione per Vibo?

“Nulla da eccepire sulle necessità di soddisfazione alimentare e sulle preferenze gastronomiche quotidiane del sindaco, della sua giunta e dei suoi sostenitori in consiglio comunale e fuori consiglio. Sono affari loro. Non sono invece cosa loro i problemi della città di Vibo Valentia, rispetto ai quali nessuna risposta perviene dall’amministrazione, ma solo una evasione dagli stessi o un approccio solo formale – giusto per dire meno male che il sindaco c’è! – senza alcuna sostanziale convinzione di risoluzione e senza un immediato approfondimento dei temi”. Non usa mezzi termini l’avvocato Pino Scianò, coordinatore provinciale di Vibo del movimento politico Indipendenza.

Scianò aggiunge: “È in tale ambito metodologico che rientra l’annuncio quasi quotidiano del ‘tavolo’ di lavoro e della sua istituzione. C’è un tavolo pronto per tutto e per tutti a Palazzo Luigi Razza: un tavolo per la sanità e per l’ospedale, un tavolo per l’emergenza idrica, un tavolo per le iniziative culturali. Come suol dirsi, un tavolo non si nega a nessuno, neanche agli alberi di Piazza Salvemini. Dopodiché? Chiacchiere a iosa, tavoli che sembrano proprio un sistema quasi metodologico, studiato appunto a tavolino, per trasferire sugli altri le responsabilità e/o per rimandare nel tempo un affronto reale ed efficace”.

Scianò aggiunge: “È in tale ambito metodologico che rientra l’annuncio quasi quotidiano del ‘tavolo’ di lavoro e della sua istituzione. C’è un tavolo pronto per tutto e per tutti a Palazzo Luigi Razza: un tavolo per la sanità e per l’ospedale, un tavolo per l’emergenza idrica, un tavolo per le iniziative culturali. Come suol dirsi, un tavolo non si nega a nessuno, neanche agli alberi di Piazza Salvemini. Dopodiché? Chiacchiere a iosa, tavoli che sembrano proprio un sistema quasi metodologico, studiato appunto a tavolino, per trasferire sugli altri le responsabilità e/o per rimandare nel tempo un affronto reale ed efficace”.

Da qui una serie di interrogativi che Scianò rivolge all’amministrazione comunale: “Che fine hanno fatto la ‘progettualità’ e la ‘visione’ sbandierate come cose fatte, pronte e sostenute da risorse certe, insomma pronte per l’esecuzione? Per dirla in poche parole e senza giri di linguaggio: ma cos’era e cos’è la ‘Vibo Vera’ della scorsa campagna elettorale? Sappiamo già che non riceveremo alcuna risposta. Ma non siamo avvezzi a mollare né sensibili a cincischiare”.

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