Zungri, via gli alberi dalla piazza: scatta la rivolta (foto)

L’opposizione contro l’abbattimento delle storiche piante: uno scempio ingiustificato, pronti a mobilitarci

L’amministrazione comunale di Zungri ha deciso di abbattere gli alberi della piazza della Madonna di Lourdes, scatenando proteste e indignazione da parte dell’opposizione e di molti cittadini. La decisione, comunicata attraverso un avviso pubblicato sull’Albo Pretorio e sulla pagina Facebook del Comune, fa riferimento a presunti “rischi di caduta” e a una “propensione al cedimento” delle piante. Ma chi ha realmente valutato questi rischi? È la domanda che si pongono i consiglieri del gruppo Progetto Zungri, che non esitano a denunciare quella che definiscono “una nuova ingiustificata strage di alberi”.

Attacco contro il verde pubblico

Attacco contro il verde pubblico

Non è la prima volta che l’amministrazione guidata dal sindaco Serafino Fiamingo prende di mira gli alberi del paese. L’opposizione ricorda che in passato sono già stati abbattuti gli storici alberi della salita della piazza, piante che facevano parte dell’identità urbana di Zungri. Anche se il progetto di riqualificazione non li prevedeva, sarebbe stato possibile trapiantarli altrove. Invece, sono stati segati senza alcuna pietà. Stessa sorte è toccata al maestoso liquidambar dell’altra salita della piazza e all’albero in via Giorgio Almirante, tagliati senza spiegazioni. “Un vero e proprio stupro del verde pubblico, una violenza inaudita contro la natura”, denunciano i consiglieri. Adesso nel mirino dell’amministrazione ci sarebbero i pini marittimi del centro storico. E qui l’opposizione si chiede: “Perché questa improvvisa passione per la motosega? Forse c’è qualche amico del sindaco che ha bisogno di legna da ardere? O si tratta di un favore a qualcuno?”.

Patrimonio da difendere

Il gruppo Progetto Zungri ribadisce che gli alberi non sono solo un elemento decorativo, ma un bene prezioso per la salute pubblica e l’equilibrio ambientale. “Le norme italiane ed europee vanno nella direzione opposta: proteggere il verde pubblico, soprattutto gli alberi storici e secolari. Un albero impiega decenni, secoli, per crescere, e qui il primo che si sveglia decide di abbatterlo senza pensarci due volte. Questo scempio deve finire”.

Secondo l’opposizione, ogni abbattimento dovrebbe essere valutato con estrema attenzione e solo in casi di reale pericolo, con relazioni tecniche dettagliate redatte da esperti del settore. E soprattutto, vanno considerate tutte le alternative prima di arrivare alla motosega: esistono tecniche consolidate per mettere in sicurezza alberi a rischio senza doverli necessariamente eliminare. Se ogni volta che si parla di un presunto rischio si dovesse abbattere un albero, non ne resterebbe più nessuno. È un ragionamento che non ha senso”, sottolineano i consiglieri.

Pronti a fare battaglia 

Se l’amministrazione non farà un passo indietro, Progetto Zungri promette di mobilitarsi per fermare l’abbattimento degli alberi. “Siamo pronti a segnalare il caso ai Carabinieri Forestali, all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e a tutte le autorità competenti”. Infine, il gruppo consiliare lancia un appello al vicesindaco Gerardo Pugliese, che è anche assessore all’Ambiente: “Intervenga subito per fermare questo scempio prima che sia troppo tardi”. Il messaggio dell’opposizione è chiaro: giù le mani dagli alberi di Zungri.

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