Morto dopo l’aggressione di cinghiali, la vittima era esasperata dalle incursioni

L’uomo, vittima di un attacco improvviso, aveva più volte segnalato la presenza invasiva di ungulati nella zona

Franco Iacovo, l’uomo di 64 anni morto in una zona rurale di Cetraro a seguito di un’aggressione da parte di uno o più cinghiali, da tempo tentava di fronteggiare le incursioni nel suo orto da parte dei cinghiali anche predisponendo trappole rudimentali.

Dopo il decesso dell’uomo, avvenuto nell’ospedale della cittadina del Tirreno cosentino, la Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro della salma e in giornata sarà effettuata l’autopsia per appurare se la causa del decesso sia da attribuire alle ferite riportate o ad un malore sopraggiunto negli istanti successivi al fatto.

Dopo il decesso dell’uomo, avvenuto nell’ospedale della cittadina del Tirreno cosentino, la Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro della salma e in giornata sarà effettuata l’autopsia per appurare se la causa del decesso sia da attribuire alle ferite riportate o ad un malore sopraggiunto negli istanti successivi al fatto.

Sull’esatta dinamica dell’accaduto sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei carabinieri della compagnia di Paola.

Gli investigatori, in particolare, intendono chiarire se, come emerso da una prima ricostruzione, il sessantaquattrenne sia stato aggredito da un singolo esemplare, incappato in una trappola rudimentale tra quelle approntate dalla stessa vittima sulla sua proprietà allo scopo di fronteggiare le incursioni degli ungulati, o da altri esemplari presenti in quel momento.

Tutto questo allo scopo di comprendere se la causa del decesso sia da attribuire alle ferite riportate o ad un malore sopraggiunto negli istanti successivi. (ansa)

Leggi anche – Tragedia a Cetraro: 64enne ucciso da un cinghiale durante una passeggiata nei boschi

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Il parlamentare di Forza Italia farà parte di uno degli organi più strategici della Camera: onorato di contribuire al rafforzamento delle istituzioni
Dalla Calabria un nuovo modo di viaggiare: autentico, sostenibile e a stretto contatto con la natura
L’animale, caduto per oltre 30 metri, è stato recuperato con l’elicottero Drago 146 grazie all’intervento dei pompieri e di un veterinario

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792