Due intimidazioni in 24 ore al negozio del figlio di un boss ucciso

Colpi di pistola e taniche di benzina davanti all’attività commerciale. Si teme una nuova escalation criminale

Due danneggiamenti in meno di ventiquattrore. Una doppia intimidazione si è consumata a Gallico, nella periferia nord di Reggio Calabria ai danni di un colorificio di proprietà di Giuseppe Paolo Chirico, di 37 anni.

Il primo episodio si è consumato ieri sera quando ignoti hanno danneggiato con un incendio l’attività commerciale.

Il primo episodio si è consumato ieri sera quando ignoti hanno danneggiato con un incendio l’attività commerciale.

Il secondo episodio, invece, è avvenuto oggi dopo le 19 quando ignoti hanno esploso alcuni colpi di pistola contro il colorificio. Fortunatamente non ci sono feriti. I proiettili, infatti, hanno solo danneggiato la vetrina del negozio.

Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile oltre alla scientifica che sta eseguendo i rilievi. Gli investigatori stanno visionando le telecamere della zona per cercare di identificare i responsabili dei due danneggiamenti. È stata avvertita la Procura di Reggio Calabria ed è stata aperta un’inchiesta che, con ogni probabilità, sarà coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia.

L’attenzione sulla vicenda è massima. Il sospetto degli inquirenti è che l’intimidazione sia maturata in un contesto di ‘ndrangheta. Questo non solo per la dinamica e l’orario della sparatoria ma anche perché il titolare del colorificio è il figlio di Domenico Chirico detto “Mimmo”, il boss di Gallico ucciso nel 2010 dopo aver scontato anni di detenzione. Giuseppe Paolo Chirico è incensurato ma è anche nipote del collaboratore di giustizia Paolo Iannò oltre a essere cognato di Antonino Crupi, uno dei reggenti del clan che tre anni fa è stato condannato in via definitiva per omicidio.

Da diversi anni il quartiere di Gallico è al centro di frizioni che hanno portato a diversi blitz antimafia con numerosi arresti. (ansa)

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Dopo il gesto clamoroso di Gagliardi, Murmura e Catania e l’incontro col questore Ruperti, il parco è stato riaperto. Ma l’emergenza sicurezza resta e la politica si gira dall’altra parte
L’edificio, finanziato con fondi Pnrr per oltre 3 milioni di euro, rischia di essere compromesso in modo irreparabile. Sul posto in azione numerose squadre dei vigili del fuoco
A generare il disappunto dei camici bianchi sarebbe la mancata corresponsione da parte dell’Asp del compenso relativo al 2024

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792