Bufera giudiziaria sul Sistema Bibliotecario Vibonese, chiesti cinque rinvii a giudizio

Inchiesta della Procura di Vibo Valentia su presunte irregolarità finanziarie e gestionali: coinvolti ex direttore e collaboratori. Il Comune si costituirà parte civile

Nuove nubi si addensano sul Sistema Bibliotecario Vibonese, uno dei principali poli culturali della Calabria. La Procura di Vibo Valentia ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque persone, tra cui l’ex direttore storico Gilberto Floriani, con l’accusa di aver gestito in modo tutt’altro che trasparente risorse pubbliche destinate all’ente.

Insieme a lui, rischiano il processo anche tre dei suoi figli – Emilio, Giuseppe e Gabriele – oltre a Valentina Amaddeo, ex collaboratrice del SBV. Al centro delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza ci sarebbero incarichi distribuiti all’interno della cerchia familiare e l’uso improprio di fondi pubblici.

Secondo l’accusa, Floriani non solo avrebbe trattenuto per sé indennità e rimborsi per un totale di oltre 87 mila euro, ma avrebbe anche garantito incarichi remunerati ai figli, con cifre che variano dagli 8 mila ai 70 mila euro. Tutto ciò – secondo quanto ricostruito dagli inquirenti – senza un’adeguata tracciabilità contabile e con una gestione finanziaria dell’ente definita “opaca e approssimativa”.

Il Comune di Vibo Valentia, nel frattempo, ha già annunciato la sua intenzione di costituirsi parte civile nel procedimento, a tutela dell’interesse pubblico e della credibilità di un’istituzione culturale che per anni ha rappresentato un punto di riferimento per il territorio.

L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 21 maggio. In quella sede il giudice dovrà decidere se portare i cinque imputati a processo. Intanto, la vicenda sta facendo molto discutere la comunità locale, non solo per le possibili responsabilità penali, ma anche per il duro colpo all’immagine di un’istituzione nata per promuovere cultura e conoscenza.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

A rischio la regolare circolazione dei treni a lunga percorrenza, regionali e di alcuni collegamenti aeroportuali
L’intervento dei militari dell’Arma ha portato al suo immediato ritorno ai domiciliari, su disposizione della Procura di Crotone
Presentato ufficialmente il progetto che il 29 luglio 2025 riporterà in vita un momento dimenticato ma straordinario della storia calabrese: la Repubblica Universale del 1870

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792