Due episodi inquietanti hanno acceso i riflettori delle forze dell’ordine sul capoluogo vibonese. Sul tavolo ci sono due episodi distinti, ma accomunati da un messaggio sinistro: quattro cartucce calibro 12 lasciate davanti a una nuova attività commerciale e, poco dopo, altre tre in un’altra zona della città. Un segnale che preoccupa, e non poco.
Il primo episodio è stato scoperto sul frequentato corso Vittorio Emanuele III, cuore pulsante della città. Proprio davanti a una pasticceria-bar-gelateria inaugurata da pochissimi giorni, qualcuno ha lasciato un sacchetto contenente quattro cartucce inesplose. Un gesto che pare voler lanciare un messaggio inequivocabile, il cui significato e destinatario sono al vaglio degli investigatori. Sul caso sta lavorando la polizia, impegnata a ricostruire ogni dettaglio e a visionare le eventuali immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Il secondo ritrovamento è avvenuto a poca distanza di tempo, ma in un altro punto della città: viale Affaccio. Anche qui il copione è simile, seppur con qualche variante. Tre cartucce, sempre inesplose, sono state depositate nel posacenere collocato all’esterno di un’altra attività commerciale. Questa volta, però, le indagini sono nelle mani dei carabinieri, che stanno cercando di capire se ci sia un collegamento tra i due episodi oppure se si tratti di intimidazioni separate.
In entrambi i casi non si registrano danni né feriti, ma la tensione in città è palpabile. Il clima che si respira è quello dell’inquietudine e della preoccupazione, soprattutto tra i titolari delle attività commerciali. Due episodi in rapida successione, un unico filo conduttore: il silenzioso linguaggio della minaccia.
Al momento gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma appare chiaro che l’obiettivo è fare luce su quanto accaduto nel più breve tempo possibile.