Nei giorni scorsi la Maccaroni Chef Academy ha ospitato un appuntamento speciale: un laboratorio di pizzeria interamente dedicato alle volontarie e ai membri dell’Associazione Oncomed, impegnata nel sostegno alle donne che affrontano il percorso oncologico. Un incontro che ha unito tecnica, passione, consapevolezza e cuore.
A guidare il laboratorio, il maestro pizzaiolo Francesco Ricca, che ha accompagnato le partecipanti in un viaggio affascinante alla scoperta dell’arte della pizza. Dalla scelta delle farine – 0, 00, integrali – all’importanza del lievito madre, ogni dettaglio è stato spiegato con attenzione, sottolineando il valore di una corretta alimentazione fondata sui principi della Dieta Mediterranea.
Non solo teoria: ogni partecipante ha messo letteralmente le mani in pasta, sperimentando in prima persona la preparazione della pizza con ingredienti selezionati con cura, in un’atmosfera di condivisione, sorrisi e racconti personali.
«Ringrazio di cuore la Maccaroni Chef Academy – ha commentato Francesca Caruso, presidente di Oncomed – per l’attenzione e la sensibilità dimostrate. Questo progetto non è solo entusiasmante, ma rappresenta anche un primo passo verso la realizzazione di un laboratorio di cucina creativa ed emozionale, che possa essere uno spazio di rinascita e condivisione per le nostre volontarie».
Un entusiasmo condiviso anche da Corrado Rossi, fondatore della Maccaroni Chef Academy: «Crediamo fortemente nel valore terapeutico della cucina. È un linguaggio universale che può diventare strumento di rinascita, soprattutto per chi ha vissuto esperienze difficili. E questo secondo appuntamento con Oncomed ne è la conferma».
Il laboratorio non si è limitato alla sola tecnica culinaria: ha proposto una riflessione più ampia sul benessere, sulla qualità della vita e sull’importanza del prendersi cura di sé anche attraverso ciò che si porta in tavola.
Alla fine della giornata, le partecipanti sono tornate a casa non solo con una pizza fragrante tra le mani, ma con un bagaglio emotivo arricchito da sorrisi, scoperte, nuove consapevolezze e un messaggio profondo di speranza. Un esempio concreto di come il cibo possa essere veicolo di cura e amore.