I tentacoli dei clan sugli enti locali, sciolti i Comuni di Casabona e Badolato

Entrambe le Amministrazioni erano state coinvolte in inchieste della Dda che avevano portato all'arresto dei rispettivi sindaci, Francesco Seminario, di area Pd, e Giuseppe Nicola Parretta, eletto con una lista civica

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha disposto lo scioglimento dei Comuni di Casabona e di Badolato per presunti condizionamenti da parte della ‘ndrangheta.

Entrambe le Amministrazioni locali erano state coinvolte in inchieste della Dda di Catanzaro che avevano portato all’arresto dei rispettivi sindaci, Francesco Seminario, di area Pd, e Giuseppe Nicola Parretta, eletto con una lista civica.

Entrambe le Amministrazioni locali erano state coinvolte in inchieste della Dda di Catanzaro che avevano portato all’arresto dei rispettivi sindaci, Francesco Seminario, di area Pd, e Giuseppe Nicola Parretta, eletto con una lista civica.

Seminario, in particolare, era stato coinvolto nel novembre del 2024 nell’inchiesta “Nemesis” da cui erano emerse le ingerenze della cosca Tallarico della ‘ndrangheta nella gestione del Comune.

Il primo cittadino di Badolato, Giuseppe Nicola Parretta, é stato coinvolto nel gennaio di quest’anno in un’inchiesta condotta anche in questo caso dalla Dda, sempre per presunti condizionamenti da parte della ‘ndrangheta nella gestione dell’Amministrazione comunale.

Insieme a Parretta erano stati arrestati il vicesindaco, Ernesto Maria Menniti, ed il presidente del Consiglio comunale, Maicol Paparo.

Nell’ambito di quest’ultima inchiesta i carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro e del Ros avevano arrestato, complessivamente, 44 persone. (ansa)

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