Serra, violano il Daspo nella notte di Pasqua: due giovani denunciati dalla polizia

Rischiano fino a tre anni di carcere e una multa fino a 24.000 euro. La misura era stata disposta dopo un violento pestaggio avvenuto a nei mesi scorsi in un locale

Hanno ignorato il divieto imposto dal questore di Vibo Valentia, entrando in un locale pubblico nonostante il provvedimento a loro carico. Per questo due giovani serresi sono stati denunciati penalmente nella notte di Pasqua per la violazione del cosiddetto Daspo Willy, misura di prevenzione che impedisce l’accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento.

Il provvedimento era stato adottato in seguito a gravi episodi che avevano compromesso la sicurezza pubblica. In particolare, i due giovani fanno parte del gruppo che, durante una festa organizzata in occasione della scorsa Epifania, aveva aggredito lo staff di un locale di Serra San Bruno, dopo aver preteso di partecipare all’evento. Ne era scaturito un vero e proprio pestaggio, culminato in un allarme sicurezza per tutta la comunità.

Il Daspo Willy, emesso dal questore a seguito di un’attenta istruttoria della Divisione Anticrimine e su proposta del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Serra San Bruno, è stato concepito con l’obiettivo di garantire una cornice di sicurezza all’intrattenimento giovanile, vietando ai soggetti ritenuti pericolosi l’accesso a specifici luoghi di aggregazione.

Tuttavia, nella notte di Pasqua, i due giovani hanno violato il divieto, facendo così scattare le indagini della Squadra di polizia giudiziaria del Commissariato, che ha raccolto gli elementi probatori necessari per avviare la denuncia per la violazione della misura di prevenzione.

Ora i due rischiano una pena detentiva da uno a tre anni e una multa che può arrivare fino a 24.000 euro, come previsto dalla normativa vigente.

La polizia di Stato ricorda, nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza, che la responsabilità dei soggetti sottoposti a indagine potrà essere definitivamente accertata solo in presenza di una sentenza di condanna irrevocabile.

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