Il gruppo consiliare dei Democratici e Riformisti, guidata dalla consigliera Alessandra Grimaldi, interviene con una nota sulla situazione politica in seno alla maggioranza che governa la città di Vibo, lanciando un appello al sindaco Enzo Romeo affinché si ristabilisca un clima di confronto democratico.
“I processi democratici che spontaneamente, naturalmente, avvengono nella vita della nostra città e che portano alla formazione democratica di nuove soggettività, riteniamo che siano fisiologici in una società civile, in una società democratica sana”, afferma il gruppo. Secondo i Democratici e Riformisti, il fermento della vita democratica è segnale di vitalità, di una città o di una parte di essa che non si rassegna a un quadro politico statico “fatto sempre dagli stessi attori ed a cui i vibonesi sono abituati ormai da parecchi anni”.
Il gruppo sottolinea come l’emergere di elementi di novità non dovrebbe suscitare sentimenti di chiusura, ma piuttosto curiosità e apertura al dialogo. “Bisognerebbe essere disposti ad ascoltarne le ragioni offrendosi ad un confronto, che in questo caso dovrebbe essere agevole, per l’evidente affinità di questo gruppo che si nutre della presenza di componenti mossi dallo spirito dello stesso programma elettorale concordato con il sindaco”.
Tuttavia, viene rilevato che al contrario si sono manifestati “atteggiamenti di forte chiusura da parte di alcuni pezzi di maggioranza che pensano di governare le dinamiche politiche, non mediante l’utilizzo degli strumenti democratici del confronto e del rispetto reciproco, ma attraverso editti e liste di proscrizione”. Un atteggiamento che, secondo i Democratici e Riformisti, finisce per alzare muri “incomprensibili sul piano politico”.
Il gruppo prende quindi le distanze da tale metodo, ritenuto lesivo della partecipazione ampia e condivisa nelle decisioni amministrative. “Un metodo che non può appartenere all’Enzo Romeo che abbiamo conosciuto prima, durante e dopo la campagna elettorale ed al quale facciamo appello affinché si ripristini la vita democratica all’interno di una maggioranza in cui ogni gruppo abbia reciproca dignità”.
Il richiamo è infine diretto al primo cittadino, invitato a intervenire per “limitare le azioni e le posizioni divisive che possono solo pregiudicare il percorso di crescita comune, che ci siamo prefissati all’inizio di questa esperienza insieme”. Secondo il gruppo, “non può essere compromesso da chi ci vorrebbe, con metodi autocratici, obbligatoriamente relegarci al ruolo di semplici comparse”.