Una partita attesissima, un derby sentito, ma anche una preoccupazione concreta per l’ordine pubblico e la sicurezza. La finale dei play off del campionato di Seconda Categoria Girone D, in programma per domenica 4 maggio alle 15.30, potrebbe non disputarsi nelle condizioni ottimali. A denunciarlo è il presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Nuova A.D.A., Gianluca Corrado, che ha inviato una comunicazione ufficiale a tutte le autorità competenti.
In una nota indirizzata a Prefettura, Questura, Figc, carabinieri, Comune di Dinami e altri enti preposti, Corrado ha messo nero su bianco le criticità che la società sportiva si trova ad affrontare in vista della gara contro l’Asd Nuova ME.DI.MO Oratori. Una sfida che vale la promozione in Prima Categoria, ma che rischia di trasformarsi in un problema gestionale per via dell’inadeguatezza dell’impianto sportivo di Dinami, dove il match dovrebbe svolgersi.
“La partita in questione è considerata un derby – si legge nella comunicazione – e abbiamo ricevuto dalla tifoseria comunicazione di massiva presenza.” Il campo sportivo, però, può ospitare al massimo 99 persone: una cifra che appare largamente insufficiente rispetto all’affluenza attesa, proveniente non solo da Dinami ma anche dai comuni rappresentati dalla Nuova A.D.A. – Acquaro, Dasà e Arena – per un totale di circa 4.200 abitanti.
Non solo. A pesare è anche la mancanza di una doppia tribuna, indispensabile per regolamento in occasione di spareggi e finali, per consentire la separazione delle tifoserie e garantire la sicurezza di tutti i presenti.
È per questo che il presidente Corrado ha chiesto formalmente alle autorità di valutare l’assegnazione di un impianto sportivo alternativo, anche fuori provincia, purché in grado di assicurare una capienza adeguata. “Per una domenica sana all’insegna dello sport – scrive il presidente – vogliamo dare a tutti la possibilità di assistere a un incontro così importante e sentito, garantendo l’ordine pubblico e la sicurezza”.
La richiesta è accompagnata da un appello alla collaborazione e alla sensibilità delle istituzioni, nella speranza di evitare che una giornata che dovrebbe essere di festa per lo sport dilettantistico si trasformi in un’occasione mancata.