È un appello alla chiarezza quello lanciato dal consigliere regionale Ernesto Alecci sul futuro del servizio di diagnostica per immagini della Casa della Salute di Chiaravalle Centrale. L’esponente del Partito democratico denuncia l’esistenza di voci che ipotizzano il trasferimento del servizio a Girifalco, in contraddizione con le rassicurazioni ricevute nei giorni scorsi dalla struttura commissariale dell’Asp di Catanzaro. “I cittadini di Chiaravalle e del comprensorio – afferma Alecci – meritano una risposta definitiva”.
Il sopralluogo
Il consigliere regionale ricorda di aver effettuato recentemente un sopralluogo nella struttura sanitaria di Chiaravalle, dove ha potuto constatare di persona le criticità presenti, tra cui l’obsolescenza delle attrezzature e la carenza di personale. A seguito di questa visita, Alecci aveva indirizzato una richiesta formale al commissario dell’Asp di Catanzaro, generale Antonio Battistini, sollecitando chiarimenti precisi sul destino del servizio.
“Il commissario mi aveva prontamente risposto attraverso una comunicazione ufficiale rassicurandomi riguardo la questione”, spiega Alecci. “Mi aveva confermato l’acquisto di un nuovo apparato di radiologia da installare a Chiaravalle, insieme alla volontà di garantire la prosecuzione del servizio anche durante le fasi di installazione della nuova strumentazione, senza alcuna interruzione”.
Le segnalazioni
Tuttavia, proprio nei giorni successivi a queste rassicurazioni, sono emerse nuove segnalazioni, in particolare dal gruppo del Partito democratico di Chiaravalle, che riferiscono di una possibile riorganizzazione del servizio con lo spostamento dello stesso presso la Rems di Girifalco. “Dove sarebbero stati già effettuati alcuni sopralluoghi, con il conseguente trasferimento dell’unico tecnico radiologo operativo presso Chiaravalle”, sottolinea Alecci.
Un’ipotesi che suscita forte preoccupazione per le ripercussioni sull’intero comprensorio. “Inutile sottolineare ancora una volta come questa decisione porterebbe con sé disastrose conseguenze per l’intero territorio”, ribadisce il consigliere. “Verrebbe così sospeso un servizio di eccellenza da circa 8.000 prestazioni annue, punto di riferimento non solo per il basso Ionio catanzarese, ma anche per pazienti provenienti da territori più lontani”.
Alecci evidenzia anche come l’eventuale trasferimento comporterebbe la sospensione dell’unica MOC pubblica presente nell’Asp territoriale. Inoltre, pur se attrezzato con un radiografo – ancora imballato – il centro di Girifalco non disporrebbe di un medico per la lettura dei referti. “Il radiografo presente risulta essere adatto solo a prestazioni base, non certamente utilizzabile per diagnosi specialistiche”, puntualizza.
Il consigliere conclude rinnovando la fiducia nella sensibilità del Commissario Battistini e chiedendo un’accelerazione nell’invio e nell’installazione del nuovo macchinario previsto per Chiaravalle. “Auspichiamo che queste voci siano del tutto infondate e chiediamo alla struttura commissariale di velocizzare il più possibile l’invio e l’installazione del nuovo macchinario per la diagnostica per immagini, in modo da potenziare il servizio già presente e garantire a tutti i pazienti prestazioni adeguate”.