Due comunità unite dal dolore per la morte di Martina Piserà, 32 anni, e del suo bimbo di sette mesi mai nato. Una tragedia immane che s’è consumata all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia nella notte tra sabato e domenica scorsi. La giovane donna era originaria di Pizzo, ma residente a Mesiano di Filandari da qualche anno, ovvero da quando si era sposata con Alberto Lascala, gestore di un avviatissimo panificio.
Comunità colpita
L’amministrazione comunale di Filandari con la sindaca Rita Fuduli e Sergio Pititto, primo cittadino di Pizzo, hanno espresso tutto il loro dolore per quanto accaduto, interpretando il profondo dolore delle rispettive comunità.
Entrambi hanno affidato ai social i loro sentimenti: “L’amministrazione comunale di Filandari – scrive la sindaca Fuduli – esprime profondo cordoglio per la tragica e prematura scomparsa di Martina Piserà, una giovane donna, in attesa di una nuova vita, che ci ha lasciati in circostanze che hanno profondamente colpito e commosso l’intera comunità. In questo momento di dolore immenso, ci stringiamo con affetto e rispetto alla famiglia e a tutte le persone che le erano vicine, partecipando al loro lutto con sincera commozione. Per onorare la sua memoria e quella del bambino che portava in grembo, invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi in un momento di silenzio e raccoglimento”.
Non troviamo parole
“Non ci sono parole che possano colmare un vuoto così grande, ma come comunità possiamo far sentire la nostra vicinanza e il nostro abbraccio a chi soffre”.
Altrettanto profonde le parole del sindaco di Pizzo, Sergio Pititto: “In qualità di Sindaco, ma anche e soprattutto come padre, desidero esprimere il mio più sincero e profondo cordoglio alla famiglia di Martina, stringendomi con affetto e rispetto al loro immenso dolore. Martina era una ragazza dolce, solare, con uno sguardo pieno di vita e un amore autentico per la sua città. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile non solo tra i suoi cari, ma in tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerla o semplicemente di incrociare il suo sorriso”.