“Il coraggio di contare”: a Lamezia Terme un confronto sul potere economico delle donne

Presentato il libro di Natascha Lusenti, tra finanza etica, educazione e diritti: oltre cento persone per un evento promosso da Banca Etica, Fondazione Trame ETS e il Sistema Bibliotecario Lametino

Oltre un centinaio di persone ha preso parte ieri alla presentazione del libro “Il coraggio di contare” di Natascha Lusenti, pubblicato da Il Saggiatore, un’opera che si fa manifesto per una nuova cultura economica e sociale al femminile. L’incontro, tenutosi nell’ambito della campagna nazionale Il Maggio dei Libri 2025, è stato promosso dal gruppo dei Soci e delle Socie di Banca Etica, in collaborazione con Fondazione Trame ETS e il Sistema Bibliotecario Lametino.

A moderare l’incontro è stata Maria Francesca Gentile, responsabile Ufficio Stampa di Fondazione Trame, che ha aperto il dibattito evidenziando come il tabù del denaro, storicamente sottratto all’universo femminile, oggi si traduca in disuguaglianze concrete: minore accesso al credito, carriere meno stabili, pensioni più basse.

A dialogare sul tema sono intervenute Anna Fasano, presidente di Banca Popolare Etica, Gabriella Reillo, presidente della Corte d’Appello di Potenza, e Giusi Crimi, amministratrice delegata di Entopan Srl. Tre voci autorevoli, portatrici di esperienze complementari ma unite da una visione comune: il denaro, se gestito con consapevolezza e giustizia, può diventare strumento di libertà e inclusione.

Fasano ha sottolineato il valore trasformativo della finanza etica, capace di diventare leva per una società più equa. “Tutto parte dall’educazione finanziaria, fin dalle scuole – ha dichiarato – perché i giovani oggi non parlano di denaro, e questo è un problema culturale profondo”.

Gabriella Reillo ha invece posto l’accento sulla violenza economica, definendola una delle forme più subdole e invisibili di controllo, ancora scarsamente riconosciuta dal sistema giuridico italiano. Giusi Crimi ha infine invitato a superare l’idea del lavoro femminile come missione o vocazione, chiedendo riconoscimento pieno e dignità per l’impegno professionale delle donne.

“Il coraggio di contare” nasce da un percorso di ascolto promosso dal collettivo delle donne di Banca Etica e affronta temi cruciali come l’indipendenza economica, la gestione del denaro, il lavoro di cura e la precarietà. L’autrice intreccia storie, dati e riflessioni, mostrando come il gender gap economico sia il risultato di una lunga esclusione culturale e sociale.

La serata ha acceso i riflettori su domande urgenti e attuali: come si combatte la violenza economica? Quale può essere il ruolo della finanza etica nel ridurre il divario di genere? E come educare le nuove generazioni a un rapporto consapevole e sano con il denaro?

Dal confronto è emersa una visione chiara: il denaro può diventare strumento di autodeterminazione, cooperazione e cambiamento, collegandosi ai grandi temi del nostro tempo – dai diritti umani alla sostenibilità ambientale, dall’equità sociale all’educazione.

L’incontro ha confermato quanto sia urgente continuare a parlare di questi temi, rompendo silenzi, stereotipi e retaggi culturali ancora radicati. Un passo avanti per una cultura economica più giusta, consapevole e inclusiva.

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