È stata una doppia autopsia quella eseguita lunedì 5 maggio all’obitorio dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia per accertare le cause del decesso di Martina Piserà, 32 anni, e del bimbo, mai nato (avrebbe dovuto chiamarsi Marino) che portava in grembo e volato in cielo con lei all’età di 7 mesi. E’ quanto emerge dall’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia che continua ad acquisire quanto più elementi possibili ai fini dello sviluppo delle indagini.
Non ci sono indagati
Per il momento non figurano indagati. Molto probabilmente il magistrato Eugenia Belmonte, titolare dell’inchiesta, aspetta di conoscere le conclusioni a cui giungeranno il medico legale Bernardo Cavalcanti e l’anatomo-patologo Vannio Vercillo, incaricati dalla Procura a effettuare l’esame. Mentre la famiglia di Martina Piserà, la giovane originaria di Pizzo e residente con il marito Alberto Lascala a Mesiano di Filandari, assistita dall’avvocato Enzo Belvedere, ha nominato quale perito di parte il dottor Raffaele Mauro.
I consulenti della Procura
Nella seduta di lunedì scorso, sulla base di quanto è emerso i consulenti della Procura hanno effettuato due distinte autopsie: sul corpo della donna e sul piccino di sette mesi. Si vogliono accertare le cause del decesso della donna e anche quella del piccolo Marino. Martina Piserà, negli ultimi mesi si è presentata al Pronto soccorso dello Jazzolino, accusando dolori addominali e al petto, per ben otto volte. Particolari sui quali gli investigatori si stanno soffermando con particolare attenzione.