Tenta di togliersi la vita, carabiniere di origini calabresi la salva 

Il gesto del militare riceve l’elogio della premier Meloni, ma lui precisa: non sento di aver fatto nulla di speciale. Tutti dovrebbero aiutare chi è in difficoltà

“Mi fa molto onore, ringrazio la premier per il complimento, ma non sento di avere fatto nulla di speciale: tutti dovrebbero avere il senso civico e morale di aiutare una persona in difficoltà”. Così dice all’Ansa Lorenzo Fascì, carabiniere scelto di 28 anni originario di Reggio Calabria, che ha salvato una donna sospesa nel vuoto da un cavalcavia in provincia di Bergamo, dove presta servizio.

“È stata la mia ragazza a farmi notare quella donna. Ho subito accostato l’auto e non ci ho pensato su due volte: ho scavalcato il terrapieno e ho cercato di avvicinarmi a lei a piccoli passi, aggrappandomi alla recinzione”, racconta il militare che presta servizio alla stazione di Albino. “La donna piangeva, era agitata e voleva farla finita – prosegue il racconto del carabiniere – Il papà della mia ragazza, che era in auto con noi, ha iniziato a parlarle, così io sono riuscito ad affiancarla e ad abbracciarla. Paura? No, è accaduto tutto molto velocemente, non ho avuto il tempo di pensarci…”. (ansa)

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