Il Parco delle Biodiversità di via Giovanni Falcone, a Vibo Valentia, è ormai una realtà. Via rovi e sterpaglie: al loro posto, un campo da basket che all’occorrenza diventa da pallavolo, un mini parco giochi per i più piccoli, un’area fitness e persino un campo per giocare a padel. Peccato, però, che — nonostante viga il divieto di utilizzo — i ragazzini ci giochino a calcio, rischiando di sfondare le pareti. Ma, tralasciando questo, il parco di contrada Feudotto — come viene chiamato dai residenti — ha cambiato aspetto all’intero quartiere.
Gli alberelli piantati caratterizzano la biodiversità: crescendo, forniranno cibo e riparo per la fauna, regoleranno il ciclo dell’acqua e dell’aria, preverranno l’erosione del suolo e contribuiranno a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici. Ma l’altro lato della medaglia mostra alberi sradicati dalle ruspe durante i lavori, radici sofferenti, sporcizia e abbandono. L’inaugurazione del Parco delle Biodiversità risale a pochi giorni fa, ma — come spesso accade — si è trattato di un’inaugurazione approssimativa. Da una parte lo si vede ben curato; dall’altra, tutto il terreno circostante è incolto e pieno di erbacce. Sarà forse ancora da ultimare? Se lo chiedono i cittadini, e ce lo chiediamo anche noi.