Fuggono dalle guerre, dalla fame, dalla morte per cercare integrazione. Sono uomini, donne e bambini che attraversano il Mediterraneo con la speranza nel cuore: quella di approdare in una terra promessa, di restarvi e di iniziare una nuova vita. Ma spesso devono fare i conti con una realtà ben diversa. Pochi riescono davvero a integrarsi in una società che, troppo spesso, li rifiuta, li denigra o li ignora.
Di immigrazione e integrazione si è discusso nei giorni scorsi presso l’auditorium del Liceo Classico “Michele Morelli” di Vibo Valentia, durante un incontro promosso dalla Camera Civile locale, presieduta da Angela Pizzimenti.
Al tavolo dei relatori si sono alternati esperti del settore, mentre sugli spalti erano presenti numerosi studenti, destinatari di un messaggio importante: tendere una mano al compagno di banco con la pelle di un colore diverso, contribuendo così a costruire una scuola – e una società – più inclusiva. Tra gli interventi, quello di Luca Di Sciullo, presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS, che ha presentato un dossier statistico sul fenomeno migratorio in Calabria, offrendo spunti concreti di riflessione e dati aggiornati. Ha preso la parola anche Virginio Angelini, presidente della Fondazione Unione Nazionale delle Camere Civili, sottolineando il ruolo sociale degli avvocati: “Non devono occuparsi solo di codici – ha affermato – ma anche di tematiche che toccano da vicino la convivenza civile e i diritti umani”.
Nel corso dell’evento su immigrazione e integrazione, conferita la presidenza onoraria a Giacomo Ebner, giudice del Tribunale di Roma, in segno di riconoscimento per l’impegno profuso su questi temi.