Un progetto ambizioso che mira a unire tradizione, storia, cultura e turismo per tracciare una nuova rotta verso il futuro della città. È questa l’idea lanciata da Umanesimo Sociale, movimento civico presieduto da Domenico Consoli, che propone la stesura di una Carta dello Sviluppo della Città, un documento programmatico e condiviso capace di orientare le politiche pubbliche in ottica sostenibile e partecipativa.
L’appello di Consoli
Alla base della proposta c’è la volontà di mettere a sistema le risorse del territorio, valorizzando i punti di forza e affrontando con decisione le criticità storiche che frenano la crescita del comprensorio. “Abbiamo un patrimonio straordinario fatto di bellezze naturali, cultura, storia millenaria e vocazione turistica – ha dichiarato Consoli – ma è necessario fare scelte coraggiose e guardare avanti, superando interessi particolari e visioni miopi. Chi non ci sta deve assumersene la responsabilità”.
La scossa dell’Udc
Accanto al progetto si è subito schierato Stefano Luciano, segretario provinciale dell’Udc di Vibo Valentia, che ha indicato Vibo Marina come fulcro strategico per lo sviluppo dell’intera area. “La cittadina portuale – ha affermato Luciano – deve diventare il motore del rilancio economico e turistico. Le sue potenzialità sono enormi, ma troppo spesso sono state trascurate da una politica distratta o complice di logiche industriali obsolete”.
Uno dei nodi cruciali è rappresentato dalla presenza dei depositi costieri e delle attività legate alla movimentazione di carburanti nel porto. In tal senso, Luciano ha rivolto un appello diretto al sindaco di Vibo Valentia, chiedendo una delocalizzazione immediata di tali impianti. Una richiesta non nuova, ma che oggi torna con forza nell’ambito di un disegno più ampio di rigenerazione urbana e valorizzazione della costa.
Il caso Meridionale Petroli
Sotto accusa c’è in particolare la Meridionale Petroli, che continua a insistere con la propria attività sulle banchine del porto, a ridosso delle strutture ricettive e dei lidi balneari. Una coabitazione difficile, che secondo i promotori del progetto rappresenta un freno oggettivo allo sviluppo turistico di Vibo Marina e dell’intero litorale vibonese.
La proposta della Carta dello Sviluppo vuole dunque essere un documento aperto, attraverso un tavolo di concertazione, da redigere insieme a cittadini, associazioni, categorie produttive e istituzioni. Un manifesto che indichi obiettivi concreti: dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione del porto turistico, dal rilancio del centro storico al recupero delle aree degradate. L’iniziativa ha già raccolto numerosi consensi e promette di diventare un banco di prova decisivo per la politica locale nei prossimi mesi.