Strada provinciale 10, Mileto – Dinami (divisa nei tronconi Sp 10, Mileto – svincolo A2, e Sp 10, svincolo A3 – Dinami). Arteria di fondamentale importanza strategica per entrambi i centri, vergognosamente chiusa al traffico, per impercorribilità, dal febbraio 2009. Oltre 16 anni. C’è un progetto in ballo della provincia di Vibo, di oltre un milione di euro (annualità 2025/2025, annunciato a gennaio, tra la predetta arteria e altre che fanno da corollario) ma ancora tutto tace. Per una strada cruciale per entrambe i centri: per Dinami l’accesso all’autostrada; per Mileto (Paravati, in particolare) l’accesso dall’A2 al santuario “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime”, luogo voluto dalla mistica Natuzza Evolo, caro a milioni di fedeli, frequentato quasi alla pari di Pietralcina e San Giovanni Rotondo, per intenderci. Eppur: “non si muove”!
I festeggiamenti in onore della Madonna
La vicenda assurge all’attualità perché, come ogni anno di questi tempi, sono impellenti i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Catena (11/13 luglio), icona mariana cui sono devoti molti fedeli che, da ogni centro della provincia, a migliaia si recano a Dinami per renderle omaggio. Molti, anche se interdetta, usando la via di comunicazione in questione. Da questo pretesto le proteste di un cittadino, il signor Placido Carlizzi che, avendo un terreno agricolo in zona e, conscendo lo stato della strada e le condizioni di pericolo per chi la percorre (buche, immense e incalcolabili per numero, cedimenti, indescrivibili, vegetazione, che invade la carreggiata in maniera inenarrabile), ha dato la propria disponibilità a intervenire personalmente per sanare qualche disagio.
Lo stesso, infatti, dopo aver ripulito l’area nelle adiacenze del proprio possedimento, ha richiesto che l’ente gestore faccia il resto. A quanto pare, tuttavia, non risulterebbe possibile. Ragion per cui Carlizzi si è fatto accompagnare in provincia dal sindaco, Nino Di Bella, anche lui impensierito per lo stato delle cose (ha presentato richiesta scritta per lo sfalcio delle erbacce, anche sulla ex Ss 536, da dove giungono altri fedeli).
Le perplessità
Festeggerà con la banda di Monsoreto quando si avvieranno i suddetti lavori di ripristino. A quanto pare il presidente, Corrado Landolina, non era presente e gli interlocutori sono stai accolti da un dirigente, il quale, udite le lamentele, avrebbe consigliato al cittadino di presentare una domanda scritta per poter decespugliare un tratto di arteria a proprie spese (sfalcio e smaltimento delle risulte a proprie spese di 3 chilometri di strada, per entrambi i sensi di marcia, dal bivio di “Soreto” a quello di “Umbro”). Onore al merito. Ma si rimane perplessi per chi avrebbe dovuto assumersi l’onere. Non solo per la Sp 10 ma anche per la ex Ss 536, altra provinciale di accesso a Dinami, anch’essa invasa da rovi e sterpaglie. Si attendono i dovuti responsi.