Si cerca di salvare la stagione, non sarà facile, ma qualcosa si muove anche se in notevole ritardo. Con l’inizio dell’estate, il mare torna protagonista. Ma non solo per vacanze. In Calabria, infatti, l’estate è anche sinonimo di vigilanza ambientale, di controlli e di tutela del patrimonio naturale più prezioso: il mare. E i frutti del lavoro portato avanti in questi mesi cominciano a vedersi. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Calabrese, in un post pubblicato su Facebook.
“L’estate è iniziata e il nostro impegno continua”, scrive Calabrese, accompagnando le sue parole con alcuni dati: +23 acque classificate “eccellenti” rispetto al 2023, per un totale del 93% delle acque monitorate che raggiungono il massimo della qualità. Una crescita che, pur incoraggiante, non porta a un rilassamento: “Questo non ci fa abbassare la guardia”, sottolinea Calabrese. E infatti i controlli, le analisi, le verifiche sul campo proseguono ogni giorno, con tecnici e operatori impegnati su più fronti.
Nelle ultime ore, ad esempio, l’attenzione si è concentrata su Pizzo, nel Vibonese, dove le squadre di Calabria Verde, del Dipartimento Ambiente, della Forestazione, di Arpacal e della Protezione Civile sono scese in campo fin dall’alba per esaminare alcune anomalie segnalate da una sonda della rete SARS. Un lavoro di squadra che, come ricorda Calabrese, si avvale anche del prezioso supporto della Capitaneria di Porto, costantemente attiva nella difesa dell’ambiente marino.
Secondo l’assessore regionale, dietro questi risultati c’è un “impegno coordinato che parte dall’alto: dal presidente Roberto Occhiuto, dal Governo regionale e dal Dipartimento Ambiente, fino agli operatori sul territorio. L’azione è a 360 gradi: monitoraggio, prevenzione, sensibilizzazione e interventi concreti sugli impianti di depurazione, una delle criticità storiche che negli anni ha spesso penalizzato la regione. Tuteliamo la natura, proteggiamo il mare, amiamo la nostra bella Calabria”, conclude il componente dell’esecutivo.
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