Il Circolo Legambiente, presieduto da Franco Saragò, nell’ambito del progetto “Life Turtlenest” finalizzato alla salvaguardia dei nidi di tartaruga marina nel Mediterraneo Occidentale, sta curando una serie di iniziative mirate alla tutela delle tartarughe marine che ormai pare abbiano scelto le spiagge di Capo Vaticano per depositare le loro uova.
Spiagge monitorate
I ritrovamenti di nidi, infatti, si ripetono e testimoniano testimonia come anche in un’area estremamente antropizzata la loro presenza è possibile. Questo anche perché, alcune spiagge, nonostante le profonde trasformazioni, continuano a mantenere le necessarie condizioni che lasciano ben sperare in ulteriori ritrovamenti. In quest’ottica, anche quest’anno il circolo ha avviato il monitoraggio delle spiagge sia a mezzo pattugliamento effettuato dai volontari che con l’ausilio di un drone. Il presidente Saragò ed i suoi collaboratori sono, però, convinti che attività così delicate, per dare frutti, abbia necessità di una larga collaborazione da parte dei cittadini, del personale di stabilimenti balneari e di quanti svolgono la loro attività a stretto contatto con il mare e con gli arenili. Un’azione sinergica tra attori diversi necessaria per raggiungere risultati sempre più soddisfacenti.

Sulle tracce delle tartarughe
In quest’ottica, il Circolo Legambiente Ricadi ha avviato una serie di incontri con i gestori delle strutture balneari e con i comuni vicini. Per inciso, al comune di Ricadi, quest’anno, si aggiungono anche quelli di Tropea e Zambrone che, a seguito di un protocollo d’intesa che li impegna in azioni specifiche, diventano “Comuni amici delle Tartarughe Marine”. Per dare a tutte le persone interessate le giuste informazioni su come tutelare le tartarughe, nella Greenstation, sede del circolo ricadese di Legambiente, sita nel piazzale della stazione ferroviaria di Santa Domenica, s’è tenuto il seminario scientifico e formativo “Sea Turttle Friendly Beaches” dedicato al volontariato, agli staff degli stabilimenti balneari e a quanti hanno interesse e voglia di collaborare alla realizzazione di questo ambizioso progetto.
I partecipanti si sono visti istruire dagli esperti di Legambiente su come individuare le tracce delle tartarughe e i possibili nidi e sono state fornite loro tutte le informazioni scientifiche sulla specie. Oltre alla parte teorica, spazio a un percorso pratico che si è svolto sulla spiaggia sul litorale ricadese con ottimi risultati. I ‘guardiani’ delle tartarughe ora sono decisamente più numerosi.