Un appuntamento carico di significato, umano e spirituale. In occasione della Giornata Internazionale contro la Droga, una delegazione del CREA – Coordinamento delle Comunità Terapeutiche Accreditate in Calabria – guidata dalla presidente Vittoria Scarpino, ha partecipato a un’udienza speciale con Papa Leone XIV nel suggestivo Cortile di San Damaso, in Vaticano.
Un momento di profonda condivisione che ha riunito operatori del settore, giovani in percorso di recupero, responsabili di comunità terapeutiche e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Un abbraccio corale, nel segno della solidarietà e della dignità, rivolto a chi ogni giorno combatte contro le dipendenze e costruisce percorsi di riscatto.
“La vostra presenza qui è una testimonianza di libertà”, ha affermato Papa Leone XIV nel suo discorso appassionato. “La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile, ma siamo tutti chiamati alla libertà. Il male si vince insieme. La gioia si trova insieme. L’ingiustizia si combatte insieme.” Le sue parole hanno toccato profondamente i presenti, in un clima di grande emozione e consapevolezza.
Per il CREA Calabria, da anni in prima linea nell’accoglienza, nella cura e nel reinserimento delle persone con dipendenze, l’incontro ha rappresentato un riconoscimento importante e una spinta a continuare con rinnovata energia. “Abbiamo sentito che il nostro lavoro ha un senso ancora più profondo – ha dichiarato la presidente Vittoria Scarpino –. Le parole del Papa ci danno forza. Non siamo soli in questa lotta: la Chiesa è con noi.”
Durante l’udienza, il Papa ha anche lanciato un messaggio forte e chiaro: “Le città non devono essere liberate dai disperati, ma dalla disperazione”, denunciando il drammatico intreccio tra droga, illegalità e profitto criminale, e richiamando la necessità di nuove politiche basate sull’incontro, l’ascolto e la centralità della persona.
Il CREA Calabria ha accolto con convinzione questo invito: il cambiamento è possibile solo se si costruisce insieme, passo dopo passo, guardando la persona e non il suo passato.
Nel cuore di Roma, in una giornata simbolo di resistenza e speranza, la voce del Papa è stata carezza e incoraggiamento. Il CREA Calabria era lì, testimone di una battaglia che continua, con il cuore aperto e lo sguardo rivolto al futuro.