E’ iniziata stamattina, ha fatto sapere il ministero delle Infrastrutture, la prima riunione della Conferenza di servizi istruttoria per il collegamento stabile tra la Calabria e la Sicilia, con la partecipazione della società Stretto di Messina, di tutti i Comuni dell’area, dell’Autorità portuale e degli enti interessati. Si tratta del Ponte più grande al Mondo
<Dopo la presentazione del progetto, si è avviata la vera e propria fase istruttoria, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del Decreto-Legge 35/2023, prodromica all’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess e volta all’acquisizione delle prime osservazioni da parte degli enti e delle amministrazioni partecipanti>. Ma le reazioni dei movimenti contrari non si sono fatti attendere.
<Dopo la presentazione del progetto, si è avviata la vera e propria fase istruttoria, ai sensi dell’art. 3, comma 4, del Decreto-Legge 35/2023, prodromica all’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess e volta all’acquisizione delle prime osservazioni da parte degli enti e delle amministrazioni partecipanti>. Ma le reazioni dei movimenti contrari non si sono fatti attendere.
<Oggi si apre la Conferenza di Servizi, ma è una falsa partenza e siamo già alla farsa. È confermato: il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina non sta in piedi, i sindaci ne traggano le conseguenze>, dicono ambientalisti e comitati, <confortati anche dei pareri espressamente negativi dei Comuni di Villa San Giovanni e Messina e delle Città metropolitane interessate>.
<Ma la grande novità di oggi – scrivono Italia Nostra, Kyoto Club, Legambiente, Lipu, Man e Wwf e i comitati cittadini messinesi (Associazione “Invece del ponte” e “No Ponte Capo Peloro”) – è che, dopo 21 anni di studi e di progettazioni inconcludenti, 178 sono le richieste di integrazione al cosiddetto ‘progetto definitivo 2024’ pubblicate sul portale on-line Via-Vas (ben 66 delle quali relative alla Valutazione di Incidenza sui siti della Rete Natura 2000 e su tutte le componenti ambientali più rilevanti) da parte della Commissione Tecnica Via (Ctvia), del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. attestano l’impossibilità di approvare un Progetto (non) Definitivo e il fatto che passare al Progetto Esecutivo e aprire i cantieri, prima dell’estate o entro fine anno, sia semplicemente una chimera. A questo punto i proponenti si dovranno arrampicare sugli specchi per rispondere alla Ctvia entro 30 giorni e i successivi 30 il pubblico potrà controdedurre>.
<La commissione ha già richiesto diversi atti e iniziato un lavoro preparatorio è evidente che bisognerà entrare nel vivo prima che l’opera inizi a camminare. Già a settembre dello scorso anno, quando abbiamo approvato il programma della commissione parlamentare tra i filoni di indagine c’era l’approfondimento sul ponte sullo Stretto, non solo perché, come tutte le grandi opere, richiama gli interessi della criminalità organizzata, ma perché è evidente che poggia su due territori più di altri che devono essere attenzionati>. Lo ha detto a Palermo Chiara Colosimo, presidente della commissione antimafia, a proposito del rischio di possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nella costruzione del ponte sullo Stretto.