Due giornate intense, ricche di contenuti scientifici e riflessioni sul futuro della sanità gastroenterologica in Calabria e in Italia. Giovedì 26 e venerdì 27 giugno l’Auditorium “Venuta” dell’Università Magna Graecia di Catanzaro ha ospitato il Congresso Regionale di Gastroenterologia, promosso congiuntamente dalle principali società scientifiche del settore — AIGO, SIED e SIGE — con il patrocinio della Scuola di Medicina e Chirurgia, del Dipartimento di Scienze della Salute, degli enti locali, del Consiglio regionale della Calabria, di Unindustria Calabria e degli Ordini dei Medici delle cinque province calabresi.
A presiedere il congresso il professor Ludovico Montebianco Abenavoli, ordinario di gastroenterologia all’UMG, che ha ribadito l’urgenza di una medicina integrata, capace di unire ricerca, pratica clinica e formazione.
“Le malattie dell’apparato digerente rappresentano la seconda causa di ricovero in Italia. È un dato che impone una seria riflessione sulle priorità sanitarie. In Calabria serve una rete gastroenterologica ben strutturata, sostenuta da risorse e visione strategica. Penso, ad esempio, alla necessità di un centro regionale per il follow-up pre e post-trapianto di fegato. È una battaglia di civiltà”, ha dichiarato Abenavoli.
Il congresso ha raccolto oltre 500 professionisti tra medici, docenti universitari, ricercatori e dirigenti ospedalieri, provenienti dalla Calabria e da altre regioni italiane. Cinque le macro-aree tematiche affrontate: endoscopia digestiva, reflusso gastroesofageo, epatopatie, malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e riorganizzazione della rete assistenziale.
Ad aprire i lavori, il rettore dell’UMG Giovanni Cuda, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa: “Il professor Abenavoli è l’esempio concreto di come si possa coniugare eccellenza scientifica e impegno territoriale. Questo congresso non è solo un aggiornamento tecnico: è un’occasione per costruire una visione condivisa e inclusiva della sanità calabrese. Il grande numero di iscrizioni al semestre filtro di Medicina dimostra la fiducia dei giovani e ci spinge a fare ancora meglio.”
Anche il professor Francesco Luzza, già responsabile dell’Unità di Fisiopatologia dell’Apparato Digerente, ha rimarcato l’impatto sociale delle patologie trattate: “Parliamo di malattie spesso sottovalutate ma che pesano moltissimo sul sistema sanitario. Questo congresso vuole rafforzare la rete e offrire nuovi spazi formativi ai giovani medici. Solo così possiamo frenare l’emigrazione sanitaria e professionale.”
Particolarmente significative le due tavole rotonde conclusive, incentrate rispettivamente sulla formazione degli specializzandi e sulla rete assistenziale. Il dottor Giammaria Liuzzi, responsabile nazionale ANAAO Giovani, ha annunciato l’imminente pubblicazione di un libro bianco sulla qualità delle Scuole di Specializzazione di area medica in Italia. I tre presidenti delle società scientifiche coinvolte, infine, hanno dichiarato l’intenzione di presentare alla Regione Calabria un documento programmatico per l’implementazione della rete gastroenterologica d’urgenza.
L’organizzazione dell’evento è stata curata dall’agenzia Present&Future, che ha gestito anche la segreteria tecnica e logistica.
Un congresso che ha unito rigore scientifico, passione professionale e impegno civile. Un passo concreto verso una sanità calabrese più forte, più competente, più vicina.