Tragedia al parco acquatico di Rende, tre indagati per la morte della piccola Simona

Si tratta dell’amministratrice della società che gestisce la struttura, del suo convivente e della bagnina in servizio al momento del dramma
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Tre persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la prematura e tragica scomparsa della piccola Simona Vanessa Szilagyi, la bimba di otto anni, morta lunedì scorso nella piscina del Parco Acquatico “Santa Chiara” di Rende, in provincia di Cosenza. Lo riporta “Il Quotidiano del Sud”. Si tratta di Maria Candelaria De Rose, amministratrice unica della società che gestisce il Parco, la “Marconi Village srl”, il suo convivente Antonio Fusinato, entrambi difesi dagli avvocati Giuseppe De Marco e Francesco Turco, e la bagnina della struttura presente al momento della tragedia, una trentenne cosentina con regolare brevetto, difesa dall’avvocato Ugo Le Donne.

La struttura, subito dopo la morte di Simona, è stata posta sotto sequestro e ieri sul sito della società è apparsa una nota nella quale i responsabili hanno espresso il loro personale dolore per la morte improvvisa della bambina durante una giornata che doveva essere di svago e, invece, si è trasformata in una tragedia. Toccherà, ora, al sostituto procuratore Antonio Tridico mettere insieme i pezzi di una storia che ha destato grande commozione soprattutto tra i genitori presenti nella struttura, che hanno assistito impotenti alla morte della piccola Simona

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