La Procura di Vibo Valentia ha chiuso l’inchiesta sul Superbonus 110% nel comune di Nardodipace, con nove persone indagate, tra cui il sindaco Romano Loielo, accusato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’indagine, partita nel 2024, riguarda presunte irregolarità nella presentazione di lavori edilizi, simulando un condominio inesistente per ottenere indebitamente i benefici fiscali. Secondo “Il Vibonese”, oltre a Loielo, sono coinvolti Maurizio Maiolo e la moglie Marinella Iacopetta, proprietari di immobili nella frazione Cassari, insieme a Bruno Maiolo, Laura Tassone, Antonia Costa e Catena Ieraci, tutti residenti nella stessa zona. Gli indagati avrebbero finto l’esistenza di un condominio per delegare Maurizio Maiolo a presentare la CILA Superbonus al Comune, ottenendo un ingiusto profitto, con lavori mai eseguiti o realizzati solo in minima parte. Le contestazioni coprono un arco temporale dal febbraio 2022 al novembre 2023. Tutti gli indagati hanno ora venti giorni per chiedere di essere interrogati o presentare memorie difensive. La vicenda riporta attenzione sulle difficoltà amministrative di Nardodipace, già sciolto nel 2015 per infiltrazioni mafiose sotto la guida di Loielo, oggi anche coordinatore Udc per l’area montana delle Serre vibonesi.