Il sindacato SUL Calabria, attraverso il segretario generale Aldo Libri, lancia un appello urgente alle istituzioni regionali e agli enti competenti per la reimmissione al lavoro di 36 operai forestali già impiegati fino al termine del 2023 presso il Consorzio di Bonifica ex Basso Jonio, oggi confluito nella struttura regionale.
I lavoratori in questione – sottolinea il sindacato – hanno svolto interventi significativi di forestazione sul territorio, in particolare la piantumazione di oltre 97.000 alberi su 47 ettari in aree impervie della provincia di Reggio Calabria, operando con poche giornate disponibili (51 nel primo anno e 101 nel secondo). Nonostante gli attestati di merito ricevuti da parte delle istituzioni e dei vertici consortili, dal gennaio 2024 non sono più stati impiegati.
“Il lavoro non è ultimato nei cantieri già avviati e vi è la necessità di aprirne di nuovi – afferma il sindacato –. Eppure questi operai, formati e già operativi, restano fermi. Una situazione paradossale, aggravata dal fatto che le attività sono finanziate con fondi del PNRR, con il rischio concreto che i progetti non vengano completati nei tempi previsti, compromettendo i finanziamenti e danneggiando l’intera regione”.
Garantire il servizio
Ma il SUL sottolinea che la vicenda ha anche risvolti strutturali più ampi. Nella provincia di Reggio Calabria, il Consorzio di Bonifica non dispone attualmente di altri dipendenti addetti alla forestazione, mentre Calabria Verde – l’ente regionale preposto – fatica a garantire il servizio a causa dell’età avanzata del personale e delle limitazioni fisiche accumulate in anni di lavoro pesante.
“Molti servizi vengono appaltati a terzi con costi maggiori e precarietà occupazionale”, osserva Libri, che chiede alle autorità regionali di valutare la riattivazione dei contratti di lavoro o, in alternativa, l’impiego delle 36 unità tramite altre aziende pubbliche o partecipate, qualora il Consorzio non intendesse proseguire.
Mancata manutenzione
Infine, il sindacato avverte: “L’assenza di operai sul territorio può tradursi in mancata manutenzione e quindi essere una delle cause principali dei danni provocati da incendi e piogge, con costi elevatissimi per la collettività. È dunque urgente intervenire per evitare nuove emergenze e valorizzare il lavoro già svolto”.
In attesa di risposte ufficiali, il SUL preannuncia una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per rendere trasparente l’azione sindacale e stimolare interventi concreti a tutela dell’occupazione e dell’ambiente.